Maturità 2022, se positivi al Covid scritto in sessione suppletiva e colloquio in videoconferenza

Tornano gli scritti alla Maturità: il 22 giugno la prima prova, il 23 la seconda prova. Il Covid, nonostante il quadro epidemiologico sia migliorato, c’è però ancora. Cosa fare quindi se un candidato risulta positivo e non può presentarsi a svolgere la prova scritta o il colloquio?

Con il Covid cosa accade

I candidati che, per sopravvenuta impossibilità dovuta a malattia o ad altri gravi documentati impedimenti, non possono lasciare il proprio domicilio per l’effettuazione del colloquio inoltrano al presidente della commissione d’esame motivata richiesta di effettuazione del colloquio a distanza, corredandola di idonea documentazione. Il presidente della commissione dispone la modalità d’esame in videoconferenza.

Diversamente, i candidati che non possono lasciare il proprio domicilio per lo svolgimento delle prove scritte, che debbono obbligatoriamente essere effettuate in presenza, vengono rinviati alle sessioni suppletiva o straordinaria secondo quanto previsto all’articolo 26. Pertanto se il candidato dovesse risultare positivo al Covid, potrà svolgere il colloquio in videoconferenza.

Suppletiva per gli scritti e colloquio online

Se invece la positività è motivo di impedimento per le prove scritte, le stesse possono essere svolte nelle sessioni suppletiva o straordinaria. Secondo l’art. 26 dell’ordinanza ministeriale: ai candidati che, a seguito di assenza per malattia, debitamente certificata, o dovuta a grave documentato motivo, riconosciuto tale dalla sottocommissione, anche in relazione alla situazione pandemica, si trovano nell’assoluta impossibilità di partecipare alle prove scritte, è data facoltà di sostenere le prove stesse nella sessione suppletiva.

Se poi non è possibile sostenere le prove scritte nemmeno nella sessione suppletiva o sostenere il colloquio, anche in videoconferenza, entro il termine previsto dal calendario deliberato dalla commissione, i candidati possono chiedere di sostenere le prove in un’apposita sessione straordinaria, producendo istanza al presidente entro il giorno successivo all’assenza.

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