Maturità 2022, Bianchi detta la linea soft: “Gli scivoloni saranno tollerati”

Patrizio Bianchi in tv

Il ministro dell'Istruzione, Patrizio Bianchi

Anche il più tremendo degli scivoloni sarà tollerato, perché il voto di maturità non è soltanto il risultato della somma di una serie di prove e test ma una valutazione complessiva sui ragazzi, sul come e quanto sono cresciuti negli anni di scuola. Ad assicurarlo è il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi che è intervenuto alla vigilia degli esami di maturità che domani scatteranno per mezzo milione di studenti in tutta Italia con la prima prova.

“La maturità non è un test ma una valutazione complessiva anche su come i ragazzi sono cresciuti. Abbiamo voluto dare molto spazio alla prova orale per permettere ai ragazzi di esprimersi – ha spiegato il ministro – Se anche ci fosse uno ‘scivolone’ alle prove dei ragazzi, le commissioni terranno conto di tutto, valuteranno la persona e il suo percorso. Le tracce propongono una riflessione, importante è che i ragazzi possano svolgere i loro pensieri articolandoli, importante è che siano capaci di argomentare una riflessione, importante è saper strutturare il pensiero. Ogni parola è in fondo un monumento, al di là di sapere a cosa dice un autore o un evento. Fondamentale è la capacità di articolare bene il pensiero. In ogni narrazione c’è un pezzo di storia se si è in grado di farlo. È stata fatta una riforma equilibrata che abbiamo seguito, ma sono strumenti per una narrazione che deve essere personale, per esprimere se stessi.

Il ministro dell’Istruzione poi ha anche parlato del “suo” esame di maturità, svelando traccia svolta e voto finale in pagella: 56 su 60 con il tema di Italiano svolto con un tema sull’Unità d’Italia. “Il voto di maturità celebra un passaggio di fase – ha concluso Bianchi – Gli anni passati sono stati difficili. Abbiamo avuto un anno scolastico sereno, abbiamo riportato i ragazzi a scuola”.

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