Maturandi in piazza: “Chiedono ai più colpiti dalla pandemia di dare due scritti: ingiusto”. Le storie degli studenti

Maturandi in piazza: "Chiedono ai più colpiti dalla pandemia di dare due scritti: ingiusto"

Sono la generazione di studenti più colpita dalla pandemia da covid-19 e sono scesi in piazza per protestare contro la Maturità del doppio scritto voluta dal ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi. Ragazzi e ragazze, non solo dell’ultimo anno della secondaria di secondo grado, hanno sfilato per le vie di Roma diretti verso il Ministero. “Vogliamo un tavolo vero con il ministero e il ministro”, gridano dalla piazza.

Secondo la Rete degli Studenti Medi la mobilitazione in tutta Italia, da Milano a Palermo, ha coinvolto 100mila studenti, in oltre 40 piazze. A Roma un corteo di 5 mila studenti ha raggiunto il Miur. A Torino gli studenti hanno lanciato uova contro le forze dell’ordine, e sono stati affassi manifesti con il simbolo degli industriali e l’impronta di mani insanguinate. “Sulla maturità non si tiene conto delle difficoltà degli ultimi ani, un Esame privo di senso”, è la denuncia delle organizzazioni studentesche. La richiesta degli studenti è che l’esame si basi su un colloquio orale con tesina e che non ci sia seconda prova.

Studenti contro l’alternanza scuola-lavoro

La protesta, però, riguarda anche l’alternanza scuola-lavoro. “Siamo qui non solo per la reintroduzione sotto pandemia degli scritti alla maturità, ma anche perché non vogliamo la privatizzazione della scuola con un’alternanza che uccide”, afferma una studentessa. Sotto il Miur gli studenti fanno un minuto di silenzio per Lorenzo Parelli, il ragazzo morto ad Udine mentre era in stage con modalità duale (simile ai pcto dell’alternanza).

Dopo un incontro al ministero c’è un niente di fatto. “Non ci hanno fatto incontrare il ministro e non ci hanno dato risposte, ci hanno solo spiegato come si svolgerà l’esame – afferma a Corriereuniv.it Tommaso Biancuzzi, coordinatore della Rete degli Studenti Medi -. Gli studenti in questo Paese si stanno mobilitato interrottamente da settembre, finché il ministero continuerà ad insistere con il non dialogo gli studenti continueranno a mobilitarsi”.

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