Mascherine Ffp2 per i docenti e più risorse per il tracciamento: ecco la mossa del Governo per limitare la Dad a scuola

Mascherine Ffp2 per i docenti, il potenziamento del tracciamento e più risorse per garantire lo svolgimento dei tamponi: con l’ultimo decreto, pubblicato il 24 dicembre in Gazzetta Ufficiale, il governo è intervenuto nuovamente per garantire la scuola in presenza ed evitare l’allungamento delle vacanze dopo la pausa natalizia.

Il premier Mario Draghi, nella conferenza stampa di fine anno, ha escluso nettamente di far slittare il calendario e concedere anche solo qualche altro giorno di vacanza agli studenti dopo quelle legate al Natale. La scuola resta però un osservato speciale: sono tante le variabili da qui al 7 gennaio, dall’andamento dei contagi – uno su 4, secondo il monitoraggio dell’Istituto superiore di sanità riguarda gli under 20 – alla campagna vaccinale per i più piccoli.

Intanto, ci sono quasi due settimane per potenziare lo screening, letteralmente entrato in tilt a causa di un protocollo che molto spesso non viene applicato alla lettera. Se le indicazioni ministeriali scongiurano l’entrata in Dad della classe con un solo positivo, nelle realtà molti presidi e dirigenti scolastici hanno preferito far ricorso alla didattica a distanza anche con un solo caso accertato.

Così adesso entra in campo la struttura commissariale del generale Figliuolo. Con il decreto, “al fine di assicurare l’individuazione e il tracciamento dei casi positivi nelle scuole il ministero della Difesa assicura il supporto a Regioni e Province autonome nello svolgimento delle attività di somministrazione di test attraverso i laboratori militari della rete di diagnostica molecolare dislocati sul territorio nazionale”. Per questo è stata autorizzata la spesa complessiva di 9 milioni di euro, cui si aggiungono 14, 5 milioni per le spese del personale per l’anno 2022.

Saranno assegnati anche 10 incarichi semestrali a biologi, fisici e chimici. Inoltre, la struttura commissariale fornirà mascherine Ffp2 a insegnanti e personale scolastico a contatto con i bambini fino a sei anni e con chi non può portarla per qualche fragilità. I sindaci però sono preoccupati dal diffondersi della variante Omicron e non escludono una ulteriore chiusura delle scuole dopo le vacanze natalizie.

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