Le parole di Cossiga sulla protesta

È passata per lo più in silenzio. Mentre migliaia di studenti con centinaia di docenti erano in piazza a manifestare contro la riforma dell’università, qualche giorno fa Francesco Cossiga ha rilasciato un’intervista al quotidiano QN che ha lasciato senza parole chi l’ha letta. In pratica l’ex presidente della Repubblica ha dato qualche consiglio al ministro dell’Interno su come gestire le proteste: infiltrazione di agenti provocatori e manganellate.
Cossiga più precisamente ricorda come ha agito mentre era al Viminale e pensa che potrebbe essere una buona soluzione per mettere fine alla mobilitazione di questi giorni. “Ritirare le forze di polizia dalle strade e dalle università – spiega l’ex presidente della Repubblica –, infiltrare il movimento con agenti provocatori pronti a tutto, e lasciare che per una decina di giorni i manifestanti devastino i negozi, diano fuoco alle macchine e mettano a ferro e fuoco le città. Dopo di che – continua – forti del consenso popolare, il suono delle sirene della ambulanze dovrà sovrastare quello delle auto di polizia e carabinieri”. E spiega: “Nel senso che le forze dell’ordine non dovrebbero avere pietà e mandarli tutti in ospedale”.
È seguito qualche sopito commento sui quotidiani, come questa mattina nella rubrica di Corrado Augias su Repubblica, che raccoglie commenti di lettori sbigottiti e poi il giornalista ricorda che “mentre Cossiga era ministro dell’Interno Giorgiana Masi, giovane militante radicale, venne uccisa a Roma durante una dimostrazione in circostanze mai chiarite”. E sul Tirreno una lettrice commenta: “Poiché non ho sentito nessun commento a queste dichiarazioni, mi chiedo: le ho lette solo io? O ci lasciano totalmente indifferenti perché ormai siamo abituati a tutto?”
Manuel Massimo

Exit mobile version