Lavorare con il vento: migliaia di posti per giovani qualificati

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Lavorare con il vento Presentato il rapporto “Workers wanted: The EU wind energy sector skills gap” redatto dalla EWEA Nell’industria eolica servono 50.000 nuovi addetti entro il 2030. Possibilità per laureati con adeguata preparazione

Lavoratori per l’industria eolica cercasi, ma solo a patto che possiedano competenze e professionalità specifiche.

Questo quanto emerge dal rapporto “Workers wanted: The EU wind energy sector skills gap” redatto dalla Europe Wind Energy Association (EWEA) e presentato pochi giorni fa alla Commissione Europea.

Secondo lo studio il settore eolico avrà bisogno di quasi 50.000 nuovi addetti entro il 2030, giocando, così, un ruolo fondamentale nella lotta alla disoccupazione, soprattutto quella giovanile.

Una richiesta notevole, che si giustifica con gli alti ritmi di crescita dell’industria del vento: tra il 2000 e il 2012, infatti, l’energia prodotta tramite le “Wind Farm” è passata da 13 GigaWatt a oltre 100, con un incremento che sfiora l’800%.

Uno sviluppo che necessita di essere supportato dall’afflusso di personale competente, mentre, come mostra il rapporto EWEA, ogni anno mancano all’appello quasi 7000 nuovi addetti, che potrebbero raddoppiare entro il 2030 se non si attuano contromisure.

L’appello, allora, viene rivolto anzitutto alle università, colpevoli di fornire una preparazione non sufficientemente specializzata, fin troppo teorica e raramente incentrata sullo sviluppo di capacità pratiche e di problem solving.

Ciò che manca, infatti, non sono le richieste di lavoro, sempre alte in un momento di crisi, ma quelle di giovani che abbiano competenze e professionalità all’avanguardia, per un settore in costante crescita.

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