Massimo riserbo in ambiti giudiziari relativamente a quale tranche dell’inchiesta vede coinvolto il dg. La maxi inchiesta fu avviata due anni fa sulla base di una serie di esposti che un aspirante docente della Sapienza presentò in merito a presunte irregolarità. Svolgendo gli accertamenti del caso le indagini si sono poi ampliate. Anche un sindacato autonomo presentò denunce in merito a presunte irregolarità nell’affidamento degli incarichi per le opere di edilizia universitaria, affidamenti delle progettazioni, preliminari e definitive, e degli appalti dei lavori a imprese legate a docenti. Tutto è al centro delle indagini che riguardano, dunque, l’assegnazione di cattedre, le consulenze, nonché i bilanci dell’università più grande d’Europa dal 2000 a oggi e i cantieri aperti tra i 46 padiglioni del Policlinico Umberto I.
Marrazzo chiama. «Invito la Presidenza del Consiglio, il ministero del Welfare e l’università ad aprire un tavolo a tre sulla vicenda del Policlinico Umberto I di Roma, per dare delle risposte e valutare i dati sulla sicurezza, che destano preoccupazione. Per quanto mi riguarda do la mia disponibilità a collaborare con il Governo». Così il presidente della Regione Lazio Piero Marrazzo ha commentato la vicenda del Policlinico Umberto I.
Fazio risponde. «Collaborazione totale e assoluta tra il governo e la Regione Lazio. E anche con l’università c’è un buon clima. Credo perciò non ci siano problemi per un tavolo sulle vicende del policlinico Umberto I di Roma». Lo ha detto il viceministro alla Salute Ferruccio Fazio rispondendo, dal Sanit di Roma, all’invito del governatore Piero Marrazzo per l’istituzione di un tavolo per dare risposte sui problemi della struttura capitolina. «La questione dell’Umberto I – ha detto Fazio – si inserisce nel clima di collaborazione che già esiste tra il Governo e il commissario. Abbiamo chiesto informazioni sul caso perché è un atto dovuto. Non ci saremmo mai permessi di fare un simile passo in una Regione non commissariata, ma il Lazio lo è».
Manuel Massimo