Il Governo “invita” i presidi a commemorare le vittime delle Foibe. L’Anpi: “Violata autonomia scolastica”

Nonostante manchino più di tre mesi al “Giorno del ricordo”, il Governo sta chiamando all’appello le scuole italiane affinché organizzino momenti di commemorazione per le vittime delle foibe. Una mossa, che ovviamente, ha scatenato un vespaio di polemiche con l’Anpi che parla di palese violazione dell’autonomia scolastica.

L’invito arrivato ai dirigenti scolastici è partito dalle Prefetture, quindi bypassando gli uffici del ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara. Nelle circolari, infatti, si fa riferimento a una richiesta formulata dal segretariato generale della presidenza del Consiglio dei ministri al ministero dell’Interno: “un invito a «favorire iniziative celebrative di approfondimento e di studio per “sensibilizzare le nuove generazioni e diffondere la conoscenza di quei momenti dolorosi conservando la memoria storica di una pagina tragica per l’umanità, rendendo doveroso omaggio alle vittime e un riconoscimento ai superstiti”.

Nel testo le foibe vengono definite “rappresaglie di vera e propria pulizia etnica che si scatenarono su molti italiani”. Passaggio, quest’ultimo, che ha fatto gridare allo scandalo l’Associazione nazionale partigiani che definisce “faziose e strumentali” le circolari in questione, chiedendone il ritiro, perché “rappresentano una gravissima forzatura della verità storica, delle leggi vigenti, della stessa autonomia scolastica”. Anche per la Cgil quella indicata nelle circolari è una vicenda “sconcertante e mai accaduta” e si domanda perché “si ometta completamente la Giornata della Memoria che peraltro è prevista il 27 gennaio, quindi prima del Giorno del Ricordo”.

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