Per citare solo quattro esempi fra i 266, i progetti finanziati riguardano: lo sviluppo di un microdispositivo per monitorare la qualità dell’aria, dell’acqua o dei prodotti alimentari (Università di Ghent, Belgio); il possibile utilizzo dell’effetto placebo per migliorare i trattamenti sanitari (University Medical Center Hamburg-Eppendorf, Germania); lo studio degli effetti dell’inquinamento atmosferico sullo sviluppo neurologico dei bambini (Centro di Ricerca in Epidemiologia Ambientale, Barcellona, Spagna), e lo sfruttamento delle strategie delle piante per sviluppare nuovi antibiotici (Bay Zoltan Alkalmazott Kutatasi Kozalapitvany , Ungheria).
La Commissaria europea per la ricerca, l’innovazione e la scienza Máire Geoghegan-Quinn ha dichiarato: “Questa nuova ondata di finanziamenti del Consiglio europeo della ricerca, stanziati a favore di ricercatori di levatura mondiale per consentire loro di svolgere un lavoro pionieristico, innescherà una serie di nuove scoperte, che a loro volta contribuiranno a plasmare la strategia dell’UE “Unione dell’innovazione”, di cui il CER è parte integrante.
Questo genere di investimenti sull’eccellenza sono un vero e proprio obbligo per l’Europa se desideriamo essere competitivi a livello mondiale nel settore scientifico ed economico, centrando gli obiettivi di “Europa 2020″ in termini di crescita sostenibile e occupazione.”
Per maggiori informazioni e un elenco completo dei progetti consultare il sito https://erc.europa.eu.