“I trans non dovrebbero entrare nel bagno delle donne”: prof nella bufera. Fiaccolate e scioperi per chiedere il suo licenziamento

Un’intera università che si mobilita contro una sua docente accusata di essere “transfobica”. È quanto succede in Gran Bretagna, nel Sussex, dove da qualche settimana è finita nell’occhio del ciclone la professoressa Kathleen Stock, docente dell’ateneo britannico, femminista e lesbica. Il tutto perché in alcune sue dichiarazioni pubbliche la professoressa avrebbe sostenuto che “il sesso biologico sia più importante dell’identità di genere“. Un concetto che applicato alla quotidianità comporterebbe che ai trans che si identificano come donne non debba essere consentito l’accesso agli spazi femminili, come prigioni, rifugi o spogliatoi o bagni.

Contro di lei e quelle che per molti sono delle dichiarazioni contro la comunità trans, si sono scagliati gli studenti dell’ateneo britannico che hanno organizzato marce e fiaccolate per chiedere il suo licenziamento. Anche i colleghi della Stock non sono stati così comprensivi visto che in molti hanno appoggiato (e in qualche caso partecipato) alle sfilate di protesta.

La politica però ha preso le sue difese: la neoministra degli Esteri Liz Truss, che ha anche la delega alle donne e all’eguaglianza, ha scritto su Twitter che nessuno dovrebbe essere preso di mira e tormentato semplicemente per avere un’opinione. Anche i vertici dell’università del Sussex hanno provato a difendere la professoressa: il rettore Adam Tickell ha dichiarato alla Bbc che i docenti hanno “un diritto non ostacolabile a dire e credere quello che pensano”.

Una levata di scudi che però non è bastata ad evitare alla Stock insulti e minacce che sono piovuti soprattutto sul web e che l’hanno costretta anche ad ingaggiare una guardia del corpo per paura che le proteste contro le sue idee si trasformino in violenza. 

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