Gli universitari dell’Udu incontrano Bernini. Il ministro: “Fondo ordinario non è unico finanziamento, si può spendere meglio”

Bernini al Revolution Camp

All’università italiana servono alloggi e borse di studio. Lo hanno ricordato ieri gli studenti dell’Unione degli Universitari al ministro Anna Maria Bernini che li ha incontrati per un confronto al Revolution Camp di Paestum.  “Stiamo cercando di stabilizzare 850 milioni, cioè conservarli per l’anno prossimo e soprattutto, dopo il 2026 perché questo è il vero rischio – ha detto Berini agli studenti -. Il diritto allo studio è regionale, ci stiamo organizzando insieme alle regioni e alle singole università. Questo si combina con l’area di non tassazione che alcune università hanno aumentato”.

Udu: “Risorse insufficienti”

Risorse che per l’Udu “sono insufficienti”. “Quest’anno ci sono migliaia di idonei non beneficiari, studenti che avrebbero diritto alla borsa di studio ma non la ricevono per assenza di fondi. Il ministero vuole approvare un decreto che limiterà l’accesso alle borse, incrementando i criteri di merito”, ha spiegato Alessandro Bruscella, coordinatore nazionale Udu, denunciando anche le forti disparità fra atenei del Nord e del Sud.

Bernini: “Immobili per studentati sono un peso per Atenei, servono anche i privati”

Riguardo ai posti letto, alla mercé dell’interesse privato dato che l’Italia ha pochissime case dello studente, Bernini ha difeso la scelta dell’assegnazione di risorse ai privati per la costruzione di immobili. “Se voi pensate – ha detto la ministra agli studenti – che l’unico modo per avere studentati sia averli pubblici, vi dico che non sarà mai sufficiente, perché gli studentati pubblici poi diventano di proprietà delle università ma per un ateneo avere degli immobili è un peso, è un costo, non un investimento. Per questo abbiamo fatto l’accordo con il Demanio”.

Boicottaggio università israeliane

Gli studenti hanno ha controbattuto che “l’obiettivo non può essere quello di aumentare indiscriminatamente l’offerta, se poi i posti letto costano mille euro al mese. Per realizzare alloggi pubblici servono molte più risorse rispetto a quelle previste dal governo”. L’associazione degli studenti ha anche denunciato l’impatto del taglio al Fondo di Finanziamento Ordinario di 173 milioni di euro su didattica e servizi. In ultimo, l’Udu ha chiesto una presa di posizione netta al governo sugli accordi di ricerca tra atenei italiani e israeliani “inseriti nel sistema di oppressione verso il popolo palestinese, il boicottaggio accademico sarebbe un importante strumento di pressione”. “Apprezziamo il momento di confronto ma la disponibilità deve confermarsi quando in autunno faremo le piazze”, hanno detto gli studenti.

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