Giovani e lavoro: è scontro tra l’arcivescovo di Torino e la Fornero

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L’Arcivescovo Cesare Nosiglia ha denunciato “il silenzio tombale della politica sui temi del lavoro e della povertà” a Torino. Sua Eminenza ha espresso il timore che si stia per sminuire sempre di più il valore del lavoro.
E il ministro del Lavoro Elsa Fornero ha ribattuto contestando l’uso dell’aggettivo tombale in un’intervista rilasciata a Repubblica.

“Io credo che per chi amministra la cosa pubblica il silenzio sia una virtù. I politici che parlano e promettono non sono migliori di coloro che tacciono e lavorano”, ha detto.
“La ferisce il “tombale”?”, ha incalzato il giornalista.

“Sì, perché connota negativamente il silenzio. Preferisco il silenzio operoso”, ha detto.

Durante questo silenzio operoso, ha detto, è stato introdotto il “miniAspi, un sussidio diverse centinaia di euro al mese, destinato anche a chi ha lavorato solo per brevi periodi”. Inoltre, ha detto, si è lavorato molto “all’apprendistato, che dovrà diventare il primo momento di incontro dei giovani con il mercato del lavoro”.

All’Arcivescovo, la Fornero ha risposto: “Noi dobbiamo assolutamente evitare che il lavoro perda valore. Uno degli obiettivi che ci stiamo ponendo a livello europeo è che si arrivi a un sistema che garantisca una opportunità di nuovo lavoro, o corsi di formazione mirati a un nuovo lavoro, entro quattro mesi dalla perdita del precedente. Mi sembra un obiettivo ambizioso, certo non raggiungibile da subito. E’ però della massima importanza che venga enunciato chiaramente”.

AZ

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