Federico II, esami comprati Procura apre inchiesta

soldi.jpgNapoli – Alcune anomalie riscontrate negli uffici della Federico II, l’ipotesi di esami universitari comprati, la Procura che vuole vederci chiaro. E che apre un’inchiesta, arrivando ad ipotizzare reati gravi.
Una vicenda giudiziaria in cui sono due le accuse contestate, corruzione e falso, in un fascicolo aperto per il momento contro ignoti. L’ipotesi è che qualcuno si sia lasciato corrompere per assegnare voti brillanti in modo posticcio.
La notizia, riportata già venerdì scorso sulle colonne de ‘Il Mattino’, spiega come sono questi i termini di «un’inchiesta aperta dal pool di mani pulite della Procura di Napoli, affidata al pm Giancarlo Novelli, che sta conducendo approfondimenti negli uffici e nelle segreterie della facoltà di Giurisprudenza di Napoli».
«L’inchiesta – spiega il quotidiano – è stata affidata alla Digos del vicequestore Antonio Sbordone ed ha un ambito per il momento circoscritto: l’indagine riguarda per il momento alcuni esami svolti a Giurisprudenza, nella prima sessione d’esame 2008. L’attenzione degli inquirenti è infatti da qualche giorno concentrata su alcune prove orali tenute tra gennaio e marzo scorsi, in relazione a presunte irregolarità riscontrate, che hanno sollevato non pochi sospetti in sede investigativa».
La vicenda nasce dalla «denuncia presentata dall’amministrazione della facoltà di Giurisprudenza della Federico II. Tecnicamente si tratta di una richiesta di accertamenti, che ha messo in moto la catena investigativa, con l’apertura di un fascicolo da parte del pm Novelli e la delega delle indagini agli agenti della Digos».
Ma in cosa consiste il presunto inghippo? «L’anomalia – spiega il quotidiano – riguarda la catena di nomi presenti sulla camicia e i voti riportati accanto al nominativo dell’alunno, con tanto di data e firma del docente. Da alcuni riscontri sarebbe emersa la presenza di nomi nuovi, aggiunti sembra in modo arbitrario, con tanto di voto in bella mostra».
Manuel Massimo

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