Eurostat, l'Italia il terzo paese più colpito dalla crisi in Europa: giovani più a rischio

Ancora una volta i giovani sono la categoria più colpita dalle crisi e quella innescata dalla pandemia da covid-19 non fa eccezione. L’Eurostat ha stilato il primo report sugli effetti che il Coronavirus ha avuto sulla riduzione e, di conseguenza, sulla percezione del reddito nei vari Paesi.

A preoccupare di più gli analisti della Commissione europea è sia la riduzione dell’orario di lavoro di chi è rimasto occupato (che si traduce spezzo in una diminuzione del reddito), sia i posti di lavoro presi. Ristorazione e accoglienza sono le categorie più colpite dalla crisi, secondo il rapporto sarebbero milioni di lavoratori in cassa integrazione che hanno visto diminuire il proprio reddito (o azzerarlo proprio).

Parallelemente, c’è stata una parte consistente di persone che – nonostante gli stop (temporanei) ai licenziamenti – sono andate e vanno ancora incontro al rischio concreto di perdere il proprio lavoro. In cima alla lista dei più vulnerabili ci sono i lavoratori a tempo determinato, i giovani tra i 16 e i 24 anni, gli occupati poco qualificati. Non solo: sono l’istituto europeo di statistica, i lavoratori a basso reddito hanno avuto maggiore probabilità di essere licenziati temporaneamente o di perdere il proprio posto di lavoro. I Paesi più colpiti sono stati Spagna, Irlanda, Austria e Italia.

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