L’inchiesta, ha detto un portavoce della Procura, «coinvolge professori in tutte le materie di studio, dalla Medicina alla Giurisprudenza, dall’Economia all’Ingegneria». Secondo le indiscrezioni, si trattava di un sistema ben collaudato, organizzato e gestito da una società di consulenza di Colonia, la ‘Institut fuer Wissenschaftsberatung’, cioè l’Istituto per la consulenza accademica, già indagato l’anno scorso per un caso analogo. Era questa società, sospettano gli inquirenti, a corrompere i professori per far ottenere ai propri clienti – gli studenti – i tanto desiderati titoli accademici.
Titoli, commenta il settimanale Der Spiegel, che in Germania sono particolarmente ambiti anche per lo status symbol che conferiscono. Il privilegio di essere chiamato ‘Herr Doktor’ o ‘Frau Doktor’, infatti, viene accordato solo a coloro che hanno il dottorato. La società di consulenza contattava i professori e concordava con loro il prezzo.
Per un dottorato l’istituto avrebbe incassato fino a 20mila euro, di cui circa 4mila andavano al docente. Se i sospetti fossero confermati, «questi comportamenti metterebbero in seria discussione l’affidabilità della scienza», ha detto oggi la ministra per l’Istruzione, Annette Schavan.
L’indagine risale a molti anni fa, ma i sospetti odierni nascono da perquisizioni effettuate negli uffici dell’istituto nel marzo 2008, quanto gli inquirenti sequestrarono numerosi scatoloni pieni di contratti che la società aveva stipulato sia con i propri clienti, sia con i professori. Dopo la perquisizione «abbiamo esaminato tonnellate di materiale», ha detto il Procuratore di Colonia, Gunther Feld, secondo quanto riporta lo Spiegel. «Da qui, sono nati i sospetti contro le persone» sotto inchiesta, ha spiegato.
La società di consulenza è attiva da circa 20 anni e già l’anno scorso il tribunale di Hildesheim, una cittadina in Bassa Sassonia, nei pressi di Hannover, aveva condannato il suo direttore – che ha un dottorato in filosofia – a tre anni di reclusione e 75mila euro di multa per corruzione. Secondo il settimanale Focus, i professori sotto inchiesta insegnano in università di numerose città del Paese, tra cui Francoforte, Lipsia, Rostock, Amburgo, Colonia e Berlino.
Manuel Massimo