Corsi di laurea delle 23 professioni sanitarie: 36 mila posti a bando

Pubblicati i bandi di ammissione delle università statali per l’esame di professioni sanitarie in programma il 5 settembre. Con Decreto del 2 agosto il Ministero dell’Università ha stabilito la ripartizione di 35.930 posti per i 23 Corsi di laurea delle professioni sanitarie, in 49 Università, con 488 corsi, fra cui Infermieri, Fisioterapisti, Ostetriche, Logopedisti, Tecnici di Radiologia, di Laboratorio, di Neurofisiopatologia, Dietisti ecc.


Il totale di 35.930 posti assegnati per le 23 professioni è aumentato di +1.477 rispetto ai 34.453 dello scorso anno (+4,3%), di cui 20.525 per Infermieri, con +2,3% rispetto ai 20.059 posti dello scorso anno. La novità di quest’anno è la prima attivazione del corso di laurea per Osteopata, con 200 posti in totale fra le Università di Verona, Firenze e Link di Roma.

Le domande di ammissione a professioni sanitarie


Per quanto riguarda il numero delle domande di ammissione, in base ai dati degli anni scorsi, si potrebbe ipotizzare la conferma del numero di circa 67mila gli studenti interessati a iscriversi. Una prima conferma arriva dall’Università di Messina che alla chiusura del bando il 5 agosto (aveva aperto il 10 luglio), ha registrato 1.991 domande con +132 (+7,1%) rispetto alle 1.859 dello scorso anno. Per l’orientamento nella scelta del corso e dell’Università da parte degli studenti si segnalano i dati del Report annuale 2023.


Si consiglia di verificare sui siti web di ogni Università gli aggiornamenti sia sul numero dei posti che delle scadenze dei bandi di ammissione (tabella 2), che sono tutte in questo mese di agosto, dal 5 al 31. In dettaglio il calendario: il 5 l’Università di Messina, il 7 Catania, 19 Bologna, il 20 Verona e Palermo, 21 Udine, 22 Pavia, Varese, Perugia, Roma Campus, Roma Sapienza e L’Aquila, il 23 Torino, Ancona e Salerno, il 26 Novara, Milano, Trieste, Pisa, Siena, Cosenza e Catanzaro, il 27 Milano Bicocca, Brescia, Padova, Genova, Parma, Ferrara, Sassari, Chieti, Napoli Federico II, Napoli Parthenope e Sassari, il 28 Milano Humanitas, Firenze, Roma Tor Vergata, Bari e Lecce, 29 Milano S. Raffaele, Modena, Roma Cattolica, Campobasso e Napoli Campania, il 30 Trento LUM di Casamassima BA e Cagliari, infine il 31 l’Università di Foggia.

I costi e le date di chiusura


Il costo della tassa di iscrizione per l’esame di ammissione nelle 41 Università statali è in media di 52 euro, minore dei 54 euro dello scorso anno. Mentre si confermano per il costo maggiore, con 100 € Novara, Pavia e Napoli Campania, al contrario hanno il minore costo con 26 € Cagliari e Napoli Parthenope (in aumento rispetto a zero dello scorso anno); a seguire con 30 € Milano Bicocca, Padova, Trieste, Roma Tor Vergata, Catania e Sassari, con 35 € Roma Sapienza e L’Aquila, e con 45 € Udine.


Sono sulla media di 50 € la maggioranza delle altre Università: Torino, Milano, Brescia, Trento, Verona, Genova, Bologna, Parma, Firenze, Ancona, Chieti, Napoli Federico II, Lecce, Catanzaro, Cosenza e Messina. Con 55 € Modena, Campobasso e Palermo. Con 60 € Pisa, Siena, Perugia e Varese (che ha raddoppiato sui 30 € dello scorso anno). Con 70 € Foggia, 80 € Ferrara e Salerno (che ha ridotto da 100 dello scorso anno).


Mentre per le 7 Università non statali la tassa di iscrizione va da 70 a 150 €, con media di 101 € e con 2 riduzioni da 110 €: Milano Humanitas a 70 € ed Enna a 80 €. Sono diverse anche le date dell’esame di ammissione che vanno dal 2 settembre di Roma Campus Biomedico al 6 e 7 di Roma Cattolica e al 10 settembre di LUM Bari e al 1° ottobre di Link Roma, con bando in attesa. Inoltre, e solo per Infermieristica, riaprono il bando le Università Humanitas e S. Raffaele di Milano con gli esami fissati rispettivamente per il 4 e 7 settembre. Hanno invece già chiuso i bandi e gli esami di ammissione le Università di Roma UniCamillus il 23 maggio e Kore di Enna il 25 luglio scorso.

I questionari


Circa i questionari per gli esami di ammissione ogni Università prepara il suo in modo autonomo, ma che tuttavia è uguale per i tutti i 23 Corsi. Mentre, come è noto, per quello di Medicina e Chirurgia il Ministero dell’Università stabilisce di utilizzare un questionario unico per tutti a livello nazionale. Tuttavia, anche per le Professioni sanitarie ormai oltre la metà delle 41 Università statali si avvale del Consorzio Cineca con l’utilizzo di un questionario unico.

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