Contro la disoccupazione l’Ue: si a 9000 posti di lavoro digitali

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La Commissione Ue ha chiesto l’impegno concreto per l’offerta di nuovi posti di lavoro, tirocini, formazione, finanziamenti di start-up, corsi universitari gratuiti online, a imprese, governi, educatori, parti sociali, fornitori di servizi per l’occupazione e organizzazioni della societa’ civile. Perche’ se Bruxelles ha certo un ruolo da svolgere, formazione, mobilita’, certificazione delle competenze, miglioramento dei programmi scolastici e universitari, creazione di un ambiente imprenditoriale piu’ propizio alle start-up, richiedono comunque la partecipazione attiva di tutte le parti interessate.

”Se, insieme, riusciremo a invertire la tendenza negativa e a occupare il sempre maggior numero di posti vacanti nel settore delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione, potremo incidere positivamente e in modo trasversale su tutti i settori dell’economia” europea, ha sottolineato Barroso. Finora sono una quindicina tra imprese e organizzazioni che hanno deciso di partecipare alla ”Grande coalizione”, sostenuta dai commissari Ue Neelie Kroes, Antonio Tajani, Lazslo Andor e Androulla Vassiliou.

Tra i progetti concreti piu’ significativi, la piattaforma online ‘Academy Cube’ di e-learning messa in piedi dalla Sap, il cui obiettivo e’ fornire formazioni specializzate per determinati posti di lavoro vacanti. Poi il progetto di Telefonica a sostegno di mille start-up, l’impegno di Microsoft di raddoppiare il numero di stage nei prossimi tre anni (dagli attuali 9mila), e quello della Hewlett-Packard per formare un milione di studenti e professionisti con competenze digitali e imprenditoriali entro la fine del 2015. Cisco, invece, lancera’ una formazione online per 100mila installatori di reti energetiche intelligenti. Nel 2011 gli occupati nel settore in Europa avevano raggiunto i 6,7 milioni, ossia il 3,1% del totale Ue, crescendo a un ritmo annuo medio del 4,3% dal 2000 al 2010.

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