Continua la maledizione dei banchi a scuola: il Ministero ne ritira 110 mila. “Sono troppo lunghi di 14 centimetri”

Quattordici centimetri di troppo. Sarebbe questo il peccato mortale dei 110mila banchi monoposto che sono stati ritirati nelle scorse settimane da 136mila istituti superiori d’Italia. Scoppia così un’altra “grana” per il Ministero dell’Istruzione dopo le polemiche roventi riguardo la dotazione dei famosi banchi a rotelle voluti dall’ex ministra Lucia Azzolina e che lo stesso attuale numero uno dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, aveva bollato come una “cartolina del passato che oggi non ci appartiene”.

Adesso però, come ha rivelato il quotidiano Il Tempo, al centro della bufera c’è anche questa nuova dotazione di banchi che non avrebbe rispettato alcuni criteri standard. Innanzitutto la lunghezze massima consentita: 74 centimetri anziché i 60 necessari per poter rispettare la superficie di metri cubi delle classi e quindi la necessaria distanza tra un banco e l’altro in modo da poter rispettare le distanze tra studenti. Un particolare non da poco soprattutto in un periodo come quello che sta attraversando la scuola in piena pandemia.

Per ritirare i banchi il Ministero ha speso quasi 173mila euro che si vanno a sommare alla spesa per acquistarli: 7,3 milioni di euro per 110mila banchi dati alla società portoghese Nautilus scelta da una commissione tecnica in cui figuravano anche due membri del ministero dell’Istruzione e uno dell’Inail e che faceva capo alla vecchia gestione commissariale, quella guidata da Domenico Arcuri. Tra l’altro, come riporta il Corriere della Sera, la Nautilus era finita da tempo nel mirino dell’Italia tanto che la vecchia struttura commissariale aveva deciso di rescindere il contratto 19 ottobre 2020 perché la merce che le era stata commissionata veniva consegnata in ritardo.

La decisione di ritirare i banchi è stata presa in un vertice lo scorso 6 luglio scorso che ha coinvolto la struttura tecnica del ministero, guidato ora da Patrizio Bianchi. Si sarebbe deciso di procedere alla rimozione in previsione del nuovo anno scolastico e perciò è stata contattata la nuova struttura commissariale che gestisce i conti delle forniture in questa fase emergenziale. Per farlo è stata necessaria una determina, datata 21 settembre, che ha steso il piano logistico per ritirare questi arredi realizzati dalla portoghese Nautilus che sottoscrisse due contratti durante la gestione Arcuri.

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