Cattedre Natta, divampa la polemica: favorite le discipline del ministro Giannini

Divampa la polemica sulle cinquecento cattedre cosiddette Natta (Nobel per la chimica) assegnate dal Governo con chiamata diretta, senza ricorrere agli abituali concorsi nazionali. In particolare il provvedimento che costerà 75 milioni di euro, prevederà, grazie ad una ridefinizione dei settori disciplinari che quasi il 5 per cento, 25 cattedre, verranno assegnate a glottologi, filosofi del linguaggio, linguisti.
Materia di studio di provenienza della ministra Giannini, che insegna all’università degli studi di Perugia e del suo capo dipartimento Marco Mancini , rettore dell’università degli studi di Viterbo la Tuscia per quindici anni, e da sempre impegnato in attività politica, anche attraverso la Crui(Conferenza dei rettori delle università italiane). manci2-260x260
Le 500 cattedre Natta stanno mettendo in allarme il mondo dei ricercatori: “rischiano di istituire un vero e proprio baronato di Stato” stigmatizzano dal sito Roars (Return on Academic ReSearch). Gli studiosi della nota rivista on line, vedono nella scelta del Governo un ritorno al passato, quando “scelte del genere furono compiute sotto il regime del fascismo”.
l’articolo del Roars.

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