L’imprenditore è stato ascoltato come persona informata sui fatti. Come nel caso di Sebastiani, anche il titolare dell’impresa, secondo quanto appreso, ha affermato di non avere alcuna responsabilità nel crollo e dovrebbe aver riferito agli inquirenti quali erano i compiti della ditta e in cosa consisteva l’incarico. Nei giorni scorsi era emerso che la ditta avesse fatto anche piccoli lavori di riparazione. Ma il titolare ha negato questa circostanza.
È tuttavia probabile che, sia da Sebastiani sia dal titolare della ditta, la Global Service, ci siano stati anche chiarimenti su quanto detto ad inquirenti ed investigatori dagli studenti e studentesse ascoltate nei giorni scorsi dopo il lungo colloquio avuto dai magistrati con Carmela Tomassetti, la studentessa che aveva lasciato la casa dello studente spaventata dalle scosse e dalla situazione dell’immobile. Lei stessa ed i suoi compagni, ascoltati successivamente, avevano detto di aver lanciato più volte l’allarme sulle crepe e sulle infiltrazioni attorno ad un pilastro senza che questo venisse raccolto dai responsabili della struttura. L’inchiesta, almeno per la giornata di domani, potrebbe avere una pausa operativa, anche se sono previste riunioni e incontri per programmare l’attività della prossima settimama.
Lunedì, oltre alla fase di ascolto delle varie persone informate sui fatti, continueranno i sopralluoghi nei palazzi posti sotto sequestro e negli edifici sede di scuole e di facoltà universitarie. Chiarimenti più approfonditi in riferimento a quanto accaduto alla casa dello studente la polizia giudiziaria li attende dal direttore della struttura, Luca Valente, che sarà ascoltato la prossima settimana, quando saranno sentiti anche altri studenti.