Durante un intervento a Milano il ministro dell’Istruzione fa una considerazione sui lavori socialmente utili per gli studenti violenti: “Soltanto lavorando per la collettività, umiliandosi anche, di fronte ai suoi compagni, lui si prende la responsabilità dei propri atti”. Dopo la pioggia di critiche la marcia indietro: “Vittima di un lapsus”.
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