Un’immagine di Benjamin Netanyahu, primo ministro israeliano, è stata data alle fiamme ieri all’interno del liceo Virgilio di Roma. L’atto è stato messo in pratica, e pubblicizzato sui social, dai collettivi studenteschi in preparazione della manifestazione e del corteo pro-Palestina che si svolgerà oggi nella Capitale.
Sul profilo del collettivo del Virgilio sono state pubblicate foto e video di uno striscione con scritto “Israele Stato terrorista”, e un’immagine di Netanyahu con la stella di David data alle fiamme con un fumogeno. Al Manara, al Righi e al Morgagni e in molti altri licei della Capitale, le iniziative e gli striscioni. Dal liceo Manara, da ogni finestra, appese bandiere palestinesi e al centro della facciata srotolato un grande manifesto con scritto “Stop al genocidio”. I licei si apprestano quindi alla lotta studentesca per la Palestina: “Il 5 scendiamo in piazza. E non ci frega nulla di un divieto. Perché uno Stato che vieta le manifestazioni è uno stato fascista” si sente nel video di una delle azioni.
“Io ritengo che la scuola debba dare spazio, soprattutto alle medie superiori, a dibattiti anche fra persone con idee completamente opposte. Però non è tollerabile nessun gesto aggressivo, nessuna forma di sopraffazione, né tantomeno gesti simbolici come bruciare bandiere o ritratti di capi di Stato. La scuola deve essere un luogo aperto di democrazia partecipata, di discussione, mai di violenza e di sopraffazione, tantomeno di aggressività” ha commentato il presidente di Anp Roma, Mario Rusconi.
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