Il rettore evidenzia che il disegno di legge della Riforma Universitaria spinge alla competizione “rendendo ancora più difficile la vita di Università“. “Oggi più che mai -afferma Recca – bisogna convincersi che l’amore della scienza senza l’autovalutazione delle proprie attività didattiche, di ricerca scientifica e assistenziali, nel caso della medicina universitaria, risulta impari. E’ questa la strada che bisogna seguire per raggiungere le vette più elevate dell’etica personale e comunitaria”.
Antonino Recca ha aderito al manifesto promosso dall’AQUIS (Associazione per la qualità delle Università Statali Italiane), rivolto al Presidente della Repubblica, al Governo e al Parlamento in cui si sottolinea la necessità di salvare il sistema delle università pubbliche italiane che rischiano di uscire definitivamente dell’area europea della formazione superiore.