Tra poche settimane circa sette milioni di studenti torneranno sui banchi scolastici. Anche quest’anno non mancheranno vecchie probematiche e le novità che accompagneranno il nuovo ciclo scolastico. Rimane in vigore il numero minimo di 27 studenti alle superiori, con le famose classi pollaio mentre alle elementari c’è il problema opposto con la soppressione di intere classi per mancanza di bambini. Il caro libri terrà in pensiero mamme e papà nei prossimi giorni, con una stangata su cui peserà l’inflazione ancora alta. Arriva poi la novità degli insegnanti tutor e orientatori nelle scuole: saranno 50 mila quelli operativi da inizio anno scolastico.
Oltre 200 mila supplenti
Secondo i sindacati della scuola anche quest’anno saranno oltre 200 mila i supplenti annuali, ai quali sono da aggiungere quelli con supplenze più brevi. Questo nonostante il ministero dell’Istruzione abbia varato nei mesi scorsi un piano straordinario di reclutamento. Nulla di nuovo sul fronte del sovraffollamento: alle superiori, e in particolare nelle grandi città, continua ad essere presente il problema delle cosiddette ‘classi pollaio’ formate da oltre 30 studenti. Il trend, secondo dirigenti scolastici e sindacati della scuola, rimane lo stesso degli ultimi anni. Questo perché la normativa in vigore pone a 27, nella scuola superiore, il numero minimo di studenti: quindi, anche quest’anno, le classi continueranno ad avere da 27 a 30-31 o più studenti. Esiste, però, il problema opposto alla primaria: sono molti gli istituti in cui vengono soppresse intere classi per mancanza di bambini. Un altro tasto dolente riguarda la stangata sui libri di testo: secondo il sindacato dei librai gli aumenti si attesteranno ben oltre il 10 per cento rispetto allo scorso anno, con una spesa che può superare i 500 euro per gli studenti delle scuole superiori.
Insegnanti tutor
Debuttano a settembre le figure del docente tutor e del docente orientatore: ne saranno operativi circa 50.000. I primi aiuteranno gli studenti delle circa 70.000 classi dell’ultimo triennio delle scuole secondarie di II grado nella scelta del percorso universitario, mentre i secondi avranno il compito di aiutare gli studenti con maggiori difficoltà e potenziarne i talenti. Entrambe le figure hanno ricevuto, nei mesi scorsi, una formazione specifica.
Inizio lezioni
Se l’anno scolastico formalmente parte dal 1 settembre, la campanella suonerà per la prima volta in Piemonte, Trentino e Valle d’Aosta l’11 settembre 2023, dando il via ufficiale alle lezioni. Gli studenti lombardi seguiranno il giorno successivo, 12 settembre. Il 13 settembre si torna tra i banchi in diverse regioni: Abruzzo, Basilicata, Campania, Friuli Venezia Giulia, Marche, Sicilia, Umbria e Veneto.
Per i giovani della Calabria, Liguria, Molise, Puglia e Sardegna il rientro è fissato al 14 settembre. Concludono l’inizio dell’anno scolastico l’Emilia Romagna, la Toscana e il Lazio, il 15 settembre. Le vacanze di Natale in linea di massima saranno in tutte le regioni dal 23 dicembre al 6 gennaio 2024 compresi; quelle di Pasqua dal 28 marzo al 2 aprile 2024.
La chiusura scolastica è prevista, per la maggior parte delle regioni, l’8 giugno 2024. Ma in Emilia Romagna, Marche e Valle d’Aosta le lezioni si concluderanno il 6 giugno; in Puglia e Toscana il 7 giugno; l’ultimo sarà il Trentino Alto Adige, dove la scuola terminerà l’11 giugno.
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