WWF, una torre per ascoltare il bosco

bosco.jpgBoschi e aree naturali sono tra gli ambienti fondamentali per combattere l’innalzamento della temperatura globale. Per conoscere la capacità di assorbimento di Co2 delle nostre aree naturali, e renderle sempre più capaci di adattarsi a un clima destinato a modificare profondamente l’ambiente, il WWF ha inaugurato ieri un altro tassello di ricerca e divulgazione sul ruolo delle aree protette per la lotta ai cambiamenti climatici.
Si tratta della prima stazione di misurazione dei gas serra (una torre alta 13 metri) in un bosco di pianura in area protetta, nell’Oasi umida del WWF di Alviano, in Umbria, che contribuirà a una serie di rilevamenti utili alla misurazione dei gas serra negli ecosistemi delle oasi.
L’iniziativa si è svolta in concomitanza della Giornata Mondiale dell’Ambiente che quest’anno l’Onu ha voluto dedicare al tema del clima. La torre, oltre agli aspetti prettamente scientifici, avrà anche un alto valore didattico per il fatto che i visitatori potranno osservare in diretta l’andamento del ‘respiro’ del bosco e quindi scoprirne concretamente il valore.
La torre, insieme a supporti informativi e didattici, costituirà un importante Centro dimostrativo sul monitoraggio dei gas serra. «La torre di rilevamento nell’Oasi di Alviano – dice Riccardo Valentini, professore all’Università della Tuscia dove dirige il Laboratorio di Ecologia Forestale e presidente della Commissione Cnr sui cambiamenti globali – è la prima installata in un’area naturale umida e ci consentirà letteralmente di ‘ascoltare’ il respiro del bosco, quanta Co2 assorbe e quanto ossigeno rilascia. Questo impianto nasce come Centro dimostrativo per far conoscere al pubblico come funziona il monitoraggio dei gas serra e il ruolo fondamentale degli ecosistemi forestali nell’assorbimento di Co2 e, quindi, dimostrare quanto questi ecosistemi siano essenziali nella lotta al riscaldamento globale».

Manuel Massimo

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