Wuf, lavorare con i giovani

“E’ un evento straordinario – ha dichiarato al Corriere dell’Università Nuru, visitatore keniota – sono affascinato dalle diverse culture e per questo mi sono trasferito in Inghilterra dove ora studio architettura”.

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Si sta svolgendo a Napoli l’edizione numero sei del World Urban Forum. L’evento, dedicato al futuro dell’urbanistica nel mondo, sta ospitando migliaia di visitatori nella Mostra d’Oltremare di Fuorigrotta. Un programma vastissimo di conferenze, dibattiti, tavole rotonde e dialoghi in cui si affida ai giovani la sfida di rilanciare l’urbanistica sostenibile per il futuro del Pianeta Terra. Oltre 4000 i delegati provenienti da 160 Paesi del mondo al convegno inaugurale.

La direttiva europea è chiara: entro il 2020 tutti i nostri edifici dovranno essere autosufficienti dal punto di vista energetico” sono queste le parole di Liana De Filippis, presidente della Fondazione “Annali dell’Architettura e delle Città”, ente partecipato da Regione Campania, Provincia e Comune di Napoli, dalle Università di Napoli e di Caserta e dalla Soprintendenza ai Beni Architettonici. Il futuro parla verde, il valore di un edificio sarà infatti determinato dai suoi costi ambientali e dalle caratteristiche energetiche.

Oltre 25.000 metri quadrati di area espositiva, dieci padiglioni con stand di alcuni dei Paesi intervenuti. Un flusso di 6000 persone solo nella scorsa mattinata che hanno potuto toccare con mano le realtà del Mondo. “E’ un evento straordinario – ha dichiarato al Corriere dell’Università Nuru, visitatore keniota – sono affascinato dalle diverse culture e per questo mi sono trasferito in Inghilterra dove ora studio architettura”.

Un grande pannello apre l’area espositiva: “Lavorare con i giovani”. A questo proposito Erika una giovane visitatrice svedese ci ha raccontato: “Nel nostro Paese i giovani rappresentano tutto. Ci sono numerosi investimenti su noi under 30. Nelle nostre università non esiste l’architettura non sostenibile quindi quello che vedo qui è pane quotidiano”.

Martina Gaudino

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