Il transessualismo, in genere, viene considerato una condizione frutto di un complesso di interazioni: geni, ambiente e fattori socioculturali. Ma ora i ricercatori dell’università di Vienna affermano convinti di essere riusciti a trovare «la base genetica che fa sentire le donne appartenenti all’altro sesso». Lo studio è pubblicato su Fertility and Sterility. La variante genetica transex è stata scoperta incrociando i patrimoni genetici di 49 transessuali donna-uomo, 102 transessuali uomo-donna e 1.669 persone con identità sessuale, fisica e mentale corrispondente.
Così facendo, i genetisti austriaci hanno scoperto che la modificazione genetica è molto più comune tra gli uomini. Ma nel sesso maschile le percentuali non differiscono tra chi è transex e chi no. Al contrario, la mutazione nelle donne è presente nel 44% delle transessuali e nel 31% di quante si sentono bene nel loro corpo. Queste differenze spiegherebbero, ipotizzano gli scienziati, la condizione di quelle donne che si sentono in un corpo sbagliato e invece vorrebbero essere uomo.
«Colpa della variante genetica che fa aumentare la concentrazione degli ormoni sessuali, compreso il testosterone. E degli effetti che questi squilibri hanno sul cervello anche nelle primissime fasi di vita», concludono.
Manuel Massimo