Valditara: “Sull’identità di genere la scuola rispetti le famiglie, non è tema per i bimbi di 6 anni”

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Il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara interviene sul tema dell’identità di genere, sottolineando che su argomenti tanto delicati la scelta spetta alle famiglie. Durante un’intervista al programma Formato Famiglia di Rai Radio 1, ha ribadito che la Costituzione affida principalmente ai genitori il compito educativo.

Secondo Valditara, la scuola deve rispettare il diritto delle famiglie a orientare l’educazione dei figli, soprattutto su questioni legate alla sessualità e all’identità personale. Ha distinto l’educazione biologica e alla conoscenza del corpo dalle teorie più ideologiche, come la messa in discussione del binarismo maschio-femmina.

Il ministro ritiene inopportuno proporre tali concetti a bambini di sei anni, che secondo lui non avrebbero ancora gli strumenti cognitivi per affrontarli. Ha quindi ribadito la necessità di tutelare la libertà educativa dei genitori e garantire equilibrio nei contenuti trasmessi in ambito scolastico.

Nei giorni scorsi il ministro aveva già annunciato l’introduzione di un disegno di legge intitolato “Disposizioni in materia di consenso informato in ambito scolastico”. Il provvedimento punta a regolare l’avvio dei corsi di educazione affettivo-sessuale nelle scuole e a contrastare più duramente violenze e atti di bullismo tra studenti. La norma prevede che, per qualsiasi ampliamento dell’offerta formativa in tema di sessualità, le scuole dovranno ottenere un consenso scritto preventivo da parte dei genitori, indicando con chiarezza contenuti, finalità e modalità dei corsi proposti. In caso di diniego, dovrà essere garantita un’attività formativa alternativa.

Valditara aveva sottolineato che la misura si fonda sull’articolo 30 della Costituzione, secondo cui spetta ai genitori il diritto-dovere di educare i figli. Inoltre, i corsi potranno essere tenuti solo da soggetti con comprovata competenza scientifica e accademica. Nelle scuole primarie, ha precisato il ministro, si potrà trattare solo di argomenti inseriti nei programmi ufficiali, come biologia, corpo umano e riproduzione.

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