Tornando a commentare l’accoltellamento della professoressa ad Abbiategrasso da parte di uno studente 16enne, il ministro Giuseppe Valditara ha parlato di “un fatto particolarmente inquietante”, ma ha detto di non vedere “una diffusione di episodi simili a quelli di cui leggiamo nelle cronache dagli Stati Uniti”.
Ogni mese cinque aggressioni o minacce ai danni di docenti
Per il ministro “l’esperienza del Covid ha contribuito a incrinare quella relazione interpersonale che è fondamentale nello sviluppo educativo. Si registrano dati allarmanti di minacce e persino percosse ai docenti“, ha osservato nell’intervista. “Gli uffici scolastici regionali ci hanno comunicato che dall’inizio dell’anno scolastico ci sono stati circa cinque casi al mese. Dove vi è stata richiesta, abbiamo già provveduto a disporre la difesa legale da parte dell’avvocatura dello Stato. Tutto questo ci deve far riflettere”.
La docente Elisabetta Condò, 51 anni, è ancora ricoverata all’ospedale di Legnano, dove ha subito un intervento per la ricostruzione dei legamenti del polso. Il marito ha fatto sapere che i colpi inferti dal ragazzo sull’insegnante sono stati sei: alla clavicola, al polso e alla testa.
Aiuto psicologico per studenti in difficoltà
Nell’intervista Valditara ha anche rilanciato l’ipotesi di introdurre la figura dello psicologo a scuola. “Credo che occorra innanzitutto ricreare nelle scuole un clima di serenità per valorizzare quella comunità educante che è impegnata ogni giorno a sostenere e sviluppare i talenti di ogni ragazzo, facendo particolare attenzione alla personalità del singolo, perché viva il suo processo di crescita senza che questo generi ansie o, peggio ancora, situazioni drammatiche. Sul tema del disagio psichico degli adolescenti, soprattutto, credo che debbano essere introdotte anche forme di aiuto psicologico per gli studenti che manifestino particolare disagio”, ha concluso.
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