Valditara e le occupazioni: “Il ministero chiede i danni. Chi rovina una scuola deve pagare”

La decisione di costituirsi parte civile dopo i recenti casi del Pacinotti a Pisa e del Virgilio e del Gullace a Roma
Valditara

“I rilevanti danni cagionati nel corso di occupazioni studentesche al liceo Gullace (due milioni di euro), al liceo Virgilio (almeno 60.000 euro), entrambi di Roma, e, da ultimo, la devastazione degli istituti Pacinotti e Da Vinci di Pisa sono inaccettabili. Il Ministero chiederà di potersi costituire parte civile nei processi penali a carico dei responsabili per ottenere il risarcimento dei danni. Chi rovina una scuola deve pagare per rimetterla in sesto, non devono più pagare i cittadini. Siamo davanti ad atti di mero teppismo, che nulla hanno a che vedere con la libera espressione delle opinioni e del dissenso e che compromettono anche il diritto di tutti gli altri studenti di poter studiare nella loro scuola”. Così ha dichiarato il Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara.

Il capo di Viale Trastevere è preoccupato per i danni che sono stati prodotti, nel corso delle recenti occupazioni studentesche, al liceo Gullace di Roma, colpito da ben due incendi che hanno causato danni per due milioni di euro, al liceo Virgilio, nel cuore della capitale, dove la stima è di almeno 60.000 euro di danni, ed alle devastazioni degli istituti Pacinotti e Da Vinci di Pisa. “Sono inaccettabili”, scandisce il ministro.

Le occupazioni

Sulla stessa linea è anche Daniele Parrucci, delegato all’edilizia scolastica per la Città metropolitana e consigliere capitolino del Pd: la Città metropolitana, all’indomani dell’incendio del Gullace, si è costituita parte civile contro gli ignoti che hanno dato a fuoco la scuola. Parrucci tuttavia denuncia il fatto che il Comune non ha ricevuto alcuna risposta dal Governo sulla richiesta di finanziamento per intervenire sui danni del liceo Gullace. “Non è arrivato alcun segnale – spiega – e i due milioni per riparare quella scuola non li abbiamo”. I 1460 studenti, inizialmente messi in Dad, sono stati smistati in tre sedi. “Ma se avessimo avuto i fondi, o almeno un segnale in tal senso dai ministeri, avremmo fatto partire le gare e quindi i lavori. Ora è tutto fermo”, conclude. “Chi rompe, paga”, dice anche deputato della Lega Rossano Sasso, capogruppo in Commissione Cultura a Montecitorio.

E la sottosegretaria all’Istruzione, Paola Frassinetti, pur sottolineando che “l’attività politica a scuola non va criminalizzata” evidenzia che “gli atti di teppismo non rientrano nell’attività politica degli studenti e quindi chi rovina una scuola deve pagare”. Plaude il sindacato DirigentiScuola, che va oltre: i ragazzi, a suo dire, devono rispondere non solo di danni patrimoniali, perché le occupazioni rovinano l’immagine della scuola. Intanto, con l’approssimarsi delle feste di Natale, le occupazioni stanno terminando in quasi tutte le scuole. C’è chi, come al Visconti, organizza un aperitivo natalizio “il cui ricavato contribuirà alla riparazione dei danni dell’occupazione”, assicurano i ragazzi.

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