Valditara: “Arresto in flagranza per chi picchia i docenti”

L’arresto non si estende ai minori, mentre per i corsi didattici legati alla sessualità verrà chiesto il consenso dei genitori
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Novità sulle aggressioni nel mondo della scuola. Secondo quanto deciso in Cdm, è previsto da ora l’arresto obbligatorio in flagranza di reato “nelle ipotesi di lesioni personali a carico di docenti e dirigenti scolastici. Inoltre c’è un aggravio di pene per lesioni al personale scolastico: si passa per le lesioni lievi da 6 mesi a 3 anni attuali a 2 a 5 anni di reclusione. Un insegnante, un dirigente scolastico non si toccano. Un educatore che lavora per i nostri figli non si tocca”. Lo ha detto il ministro dell’Istruzione e del merito, Giuseppe Valditara, nella conferenza stampa dopo il Cdm.

L’arresto in flagranza non si estende ai minori, ha specificato Valditara che ha ricordato come, rispetto al passato, “nel 2024 e con una tendenza che si conferma nell’anno scolastico in corso, sono soprattutto i genitori che aggrediscono docenti e dirigenti”.

Valditara: “Per corsi su temi come la sessualità chiederemo consenso ai genitori”

“I genitori dovranno fornire un consenso in forma scritta e preventivo se intendono consentire che i loro figli seguano a scuola iniziative didattiche legate a temi sensibili come la sessualità, come attività extra curriculari e ampliamento dell’offerta”, lo ha spiegato il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, nella conferenza stampa al termine del Cdm, parlando del provvedimento approvato nel corso della riunione.

Se i genitori negano questo consenso, la scuola deve prevedere attività alternative per gli studenti. I genitori dovranno essere informati sulla base di preventive informazioni che vanno fornite e che devono essere relative ai soggetti esterni che partecipano, al materiale didattico e alle finalità proposte.

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