Iscriversi ai social troppo presto può avere effetti negativi sul rendimento scolastico: è quello che emerge da un progetto di ricerca chiamato Eyes Up (EarlY Exposure to Screens and Unequal Performance) condotto dall’Università di Milano-Bicocca e dall’Università di Brescia, insieme all’associazione Sloworking e al Centro Studi Socialis.
Lo studio combina i dati raccolti fra i seimila studenti di oltre 300 classi lombarde con i relativi risultati nei test Invalsi. I giovani con un account social prima dei 14 anni (limite stabilito dalla legge) hanno maggiori difficoltà in matematica e in lingua italiana.
I giovani nati all’estero o in Italia da genitori stranieri hanno difficoltà nelle competenze legate alla lingua italiana quando si iscrivono prima dei 14 anni. In maniera simile, anche i figli di genitori non laureati hanno mostrato risultati peggiori nei test Invalsi quando hanno fatto il primo ingresso nei social troppo presto.
La condizione socio-economica è centrale anche quando si guarda all’ingresso degli studenti nel mondo digitale. Chi viene da condizioni svantaggiate si iscrive ai social molto prima rispetto agli altri. Secondo lo studio, le famiglie con un background meno privilegiato tendono a controllare meno i figli dall’uso precoce e non supervisionato della tecnologia. Per esempio, il parental control è utilizzato dal 54% delle famiglie con almeno un genitore laureato. La percentuale scende al 43% in quelle che, invece, non hanno alcun genitore diplomato.
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