Le prime indiscrezioni sono apparse sul quotidiano la Repubblica. Dalle pagine del giornale gli studenti iscritti all’Università degli Studi di Palermo hanno appreso la notizia: il Consiglio di Amministrazione dell’ateneo ha approvato una delibera, con la quale si prevede “un dazio per tutti coloro che vorranno entrare presso la cittadella universitaria di Viale delle Scienze”. Ovvero dal 21 settembre 2009ogni ragazzo dovrà pagare un ticket per entrare e posteggiare nell’ateneo: 1 euro all’ora per la macchina e 0.50 euro per il motorino.
Immediate le proteste degli studenti che, vestiti da parcheggiatori, con pettorine catarifrangenti, stanno protestando contro il pedaggio istituito. In prima linea tra gli ideatori della manifestazione il movimento dell’Onda Anomala, che si oppone al ticket, previsto a partire dal 21 settembre. “L’ennesimo tentativo di far pagare a loro la crisi”, sottolineano alcuni studenti e anche gli slogan dei “finti posteggiatori” hanno due destinatari di grande spicco.
La protesta, specificano i dimostranti, è indirizzata sia contro il rettore Roberto Lagalla, sia contro il ministro Gelmini “artefice dei tagli che hanno messo in difficoltà gli atenei del Sud”. Intanto le giovani matricole che arrivavano per partecipare ai test di ammissione sono state provocatoriamente tassate dai finti posteggiatori.
Malcontento via web. Su Facebook sono appena nati gruppi di protesta come “Non pagheremo il pizzo all´Università” e “Non accetteremo mai di pagare per entrare in viale delle Scienze!”. L´associazione Fascio e martello e il Movimento degli universitari, invece, hanno lanciato la petizione “Il rettore come il posteggiatore” sul sito web www.fascioemartello.it.
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