Entra anche un mini pacchetto scuola nel nuovo decreto legge Pnrr approvato ieri dal Consiglio dei Ministri. Quattro sono le linee d’intervento. Si inizia con nuove semplificazioni per gli Its Academy. Venendo incontro alle richieste delle regioni e delle fondazioni, sarà consentita una maggiore flessibilità per il fondo di finanziamento nazionale, il cui utilizzo sarà possibile per un maggior numero di finalità (sedi esistenti, spese di gestione, ecc). Per la durata del Pnrr, inoltre, le regioni saranno esentate dall’obbligo di cofinanziamento, in virtù dell’assegnazione dei fondi previsti dalla misura del PNRR “sviluppo e riforma degli ITS”, che prevede un investimento complessivo di 1,5 miliardi per gli ITS Academy.
Orientamento
Per quanto riguarda il sistema di orientamento, si valorizza il consiglio di orientamento, rilasciato dalle istituzioni scolastiche agli alunni della classe terza della scuola secondaria di I grado, demandando a un decreto del ministro l’adozione di un modello unico nazionale di consiglio di orientamento, da integrare nell’E-Portfolio.
Contratti e assunzioni
Si agevolerà poi la proroga dei contratti Ata finanziati a valere sulle risorse Pnrr, prevedendo che i pagamenti possano avvenire in modo centralizzato tramite NOIPA. Per quanto riguarda poi i percorsi di specializzazione, si armonizza il quadro normativo relativo all’accesso ai percorsi di specializzazione sui posti di sostegno per la scuola secondaria di I e II grado, alla luce della riforma del reclutamento dei docenti, prevedendo che per l’accesso non sia più necessario il possesso di altra abilitazione.
Si prevede inoltre la possibilità che, con decreto del Mim di concerto con il Mef, si consenta l’anticipazione delle assunzioni anche relative alle annualità successive. Questo strumento consentirà di gestire eventuali disallineamenti tra le facoltà assunzionali e gli obiettivi intermedi del PNRR.
60mila posti letto nelle università entro il 2026
Con il decreto verrà creato un commissario che gestirà direttamente la creazione di 60mila posti letto per l’housing universitario. “Abbiamo messo a punto un ‘pacchetto’ ad hoc dedicato all’housing – ha affermato su X il ministro dell’Università e della Ricerca Anna Maria Bernini -. Il Consiglio dei ministri ha accolto la mia proposta di prevedere la figura di un Commissario straordinario per gli alloggi universitari, un soggetto attuatore che integrerà le competenze del MUR accelerando così la realizzazione dei posti letto. Individuerò già nei prossimi giorni questa figura che farà anche da elemento di congiunzione con gli altri Ministeri, la Struttura di Missione PNRR della Presidenza del Consiglio e gli Enti locali. Un soggetto altamente specializzato che coordinerà le politiche di housing attraverso procedure semplificate”.
Oggi segniamo una svolta sugli alloggi universitari, tema prioritario del Governo.
— Anna Maria Bernini 🇮🇹 (@BerniniAM) February 26, 2024
Abbiamo messo a punto un ‘pacchetto’ ad hoc dedicato all’housing. Il #CdM ha accolto la mia proposta di prevedere la figura di un Commissario straordinario per gli alloggi universitari, un… pic.twitter.com/0xETbre9p6
Non meno del 30 per cento dei posti letto dovrà essere destinato agli studenti meritevoli e provenienti da famiglie a basso reddito. Gli importi che gli studenti dovranno corrispondere alla struttura saranno in linea con i bandi degli Enti per il diritto allo studio. Gli studenti saranno individuati tramite le graduatorie regionali. La restante parte dei posti letto sarà destinata a tutti gli altri studenti, sempre su criteri di merito. Si tratta di posti letto ai quali verrà applicata una tariffa inferiore almeno del 15% rispetto ai valori medi di mercato. Questi vincoli dovranno essere rispettati per almeno 12 anni.
Ampliata la platea dei soggetti che potranno realizzare nuovi alloggi. Sino ad oggi la norma si riferiva solo al privato convenzionato con il pubblico, ora direttamente anche a soggetti pubblici, in linea con quanto previsto dalla legge 338/2000. È inoltre prevista la possibilità di riconoscere un contributo sotto forma di credito d’imposta anche ai proprietari degli immobili. Per la realizzazione delle residenze universitarie sarà rafforzata la collaborazione con il Demanio. Università statali, Enti di Ricerca e Enti regionali per il Diritto allo Studio potranno richiedere il supporto all’Agenzia come stazione appaltante.
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