La Commissione europea ha pubblicato un manuale pratico per aiutare i bambini e i giovani provenienti dall’Ucraina nell’inserimento a scuola dalla prima infanzia fino all’istruzione secondaria superiore in vista del prossimo anno scolastico, al via a settembre. Il documento raccoglie i principi e le pratiche educative essenziali per sostenere l’inclusione dei bambini sfollati dall’Ucraina e si rivolge a insegnanti, autorità e a tutte le parti interessate.
<blockquote class=”twitter-tweet”><p lang=”en” dir=”ltr”>We <a href=”https://twitter.com/hashtag/StandWithUkraine?src=hash&ref_src=twsrc%5Etfw”>#StandWithUkraine</a> ensuring that schools remain safe for all pupils, whether they are fleeing the war or EU nationals.<br><br>This new manual shares educational practices with teachers to support the inclusion of displaced 🇺🇦 children in 🇪🇺 schools.<br><br>Find out👉<a href=”https://t.co/phSMGiPnRp”>https://t.co/phSMGiPnRp</a> <a href=”https://t.co/SMXOUhwprd”>pic.twitter.com/SMXOUhwprd</a></p>— Mariya Gabriel (@GabrielMariya) <a href=”https://twitter.com/GabrielMariya/status/1542505148303347713?ref_src=twsrc%5Etfw”>June 30, 2022</a></blockquote> <script async src=”https://platform.twitter.com/widgets.js” charset=”utf-8″></script>
“Accogliere così tanti rifugiati ucraini nelle scuole e nelle università europee è un’opportunità straordinaria per preparare i giovani ucraini al loro cammino europeo. L’Ucraina può contare sull’Ue per sostenere e proteggere i propri figli, in modo che possano ricostruire il proprio Paese. La nostra solidarietà è un pilastro della nostra partnership: presente e futuro”, ha commentato il vicepresidente della Ue, Margaritis Schinas. Le linee guida sono frutto di una consultazione con l’Unhcr, l’Unicef, i rappresentanti dei ministeri dell’istruzione, le organizzazioni partner che si sono incontrate in eventi di apprendimento tra pari tra marzo e giugno 2022 e con gli esperti della rete che lavorano sulla dimensione sociale dell’istruzione e della formazione (Neset). “Le nostre scuole rimarranno un rifugio sicuro per tutti gli alunni, siano essi rifugiati o cittadini dell’Ue”, ha sottolineato la commissaria Ue per l’Istruzione, Mariya Gabriel.
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