È scoppiato un incendio nell’edificio dell’Università di Economia e Commercio di Donetsk, nell’Est dell’Ucraina, bombardato dalle forze armate ucraine. Lo ha riferito il canale Telegram del ministero per le situazioni di emergenza, a Mosca.
Secondo fonti russe, l’università è stata colpita da munizioni a grappolo; e poiché il tetto è in legno, il fuoco è diffuso rapidamente, ha aggiunto Alexei Kostrubizki, il ministro della crisi per la regione. Ancora non c’e’ stato alcun commento da parte dell’Ucraina, che comunque – come la Russia del resto-negano di attaccare civili e infrastrutture civili. La Russia ha annesso la regione ucraina di Donetsk lo scorso autunno contemporaneamente ad altre tre regioni (Zaporizhzhia, Lugansk e Kherson) in violazione del diritto internazionale. Intanto il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha definito “un crimine di guerra” l’attacco a un centro trasfusionale nella regione di Kharkiv, aggiungendo che ci sono “morti e feriti”.
Kiev: “Sventato attentato a Zelensky”
Il servizio di sicurezza dell’Ucraina (Sbu) ha comunicato di aver fermato ed arrestato un informatore russo, una donna, che stava partecipando all’organizzazione di un attacco aereo russo nella regione di Mykolaiv durante la visita del presidente Zelensky. Lo ha segnalato l’Ukrainska Pravda.
Secondo quanto emerso, infatti, “il servizio di sicurezza ha arrestato un informatore dei servizi speciali russi, che, alla vigilia del recente viaggio del presidente nella regione di Mykolaiv, stava raccogliendo informazioni sulla visita programmata”, ha affermato lo Sbu, sottolineando che l’informatore avrebbe cercato di “scoprire l’ora e i luoghi del percorso del Capo dello Stato nella regione”. La donna, adesso, rischia fino a dodici anni di carcere. Il servizio di sicurezza ucraino ha fatto anche sapere che l’indagine riguarda anche altri incarichi ricevuti dai russi.
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