Non ci sarà più spazio per Greta Thunberg nelle scuole d’Israele. L’attivista per il clima, infatti, ha ricevuto una vera e propria scomunica da parte del Governo di Tel Aviv a causa del suo sostegno a Gaza espresso in un post pubblicato qualche giorno fa sul suo profilo ufficiale su X (ex Twitter). L’immagine ritrae Greta con altre tre ragazze chiedere giustizia per la Palestina con dei cartelli nello stile dell’attivista norvegese. Un sostegno che non è andato giù al ministro dell’Istruzione di Israele che ha deciso quindi di bandire la Thunberg da tutti i programmi scolastici e di negarle qualsiasi interazione con le scuole del Paese in un prossimo futuro.
“Hamas è un’organizzazione terroristica responsabile dell’omicidio di 1.400 israeliani innocenti, inclusi bambini, donne e anziani, e ha rapito oltre 200 persone a Gaza – ha fatto sapere il ministero – Questa posizione la squalifica dall’essere un modello educativo e morale, e non è più idonea a fungere da ispirazione ed educatrice per gli studenti israeliani”.
Non hanno visto di buon occhio l’uscita della Thunberg nemmeno i leader ambientalisti israeliani, che in una lettera si sono detti “profondamente feriti, scioccati e delusi dai tweet e post riguardanti Gaza” e che Thunberg dovrebbe “riconsiderare le atrocità commesse da Hamas”.
“A causa della sua posizione, quando Greta affronta un argomento diverso in modo superficiale e sprezzante, ciò indebolisce inevitabilmente la validità delle sue posizioni legate al clima – si legge nella nota del gruppo che ha a cuore i temi dell’ambiente e del clima – Persone di ogni ceto sociale potrebbero pensare che la superficialità da lei mostrata sull’altra questione potrebbe mettere in dubbio la serietà e la profondità del suo attivismo climatico. Coloro che hanno interessi acquisiti potrebbero sfruttare questo per ritrarre gli attivisti climatici come poco seri e privi di profondità. Pertanto, anche senza affrontare le implicazioni etiche e morali che ignorava, Greta non è più un modello per noi nel contesto del cambiamento climatico. Abbiamo molte altre figure a cui ispirarci”.
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