Tutte le paure dei giovani Ue

ogm.jpgOgm, energia nucleare, clonazione umana: sono questi i principali temi che generano apprensione nei ragazzi europei secondo un’indagine statistica realizzata da Eurobarometro – condotta su un campione di circa 25.000 persone della fascia d’età compresa tra i 15 e i 25 anni – e svolta in tutti gli Stati membri dell’Ue. Ai giovani è stato chiesto di esprimersi riguardo al loro grado di interesse per le notizie generali e per gli argomenti correlati a scienza e tecnologia, in particolare per quanto concerne la ricerca e gli scienziati, la loro conoscenza di alcune innovazioni scientifiche, il loro parere rispetto ai rischi per la salute collegati a determinati fattori e il loro interesse per lo studio, in futuro, delle materie scientifiche.
Il sondaggio ha rivelato che il 67% degli intervistati seguiva assiduamente l’informazione di carattere scientifico, confermando il dato generale emerso dall’inchiesta dei benefici che possono apportare alla società, l’82% ha concordato che la scienza porta più benefici che danni ma sono pochi quelli orientati a impegnarsi operativamente, intraprendendo la carriera scientifica. Gli argomenti che godono di maggiore popolarità tra i ragazzi sono quelli che attengono alle nuove invenzioni e alle nuove tecnologie e quelli di carattere ambientale, nei confronti dei quali quasi il 90% degli intervistati ha affermato di essere «da abbastanza a molto interessato».
L’energia nucleare e gli organismi geneticamente modificati (Ogm) non convincono però la maggioranza dei giovani che in entrambe queste tecnologie vedono più rischi che vantaggi. Un atteggiamento opposto a quello registrato, invece, riguardo alle nanotecnologie e alla ricerca sugli embrioni umani che rispettivamente il 44 e il 50 per cento degli intervistati considera utili per la società e coerenti con gli obiettivi dello sviluppo sostenibile.
Per quanto riguarda gli Ogm, solo il 17% degli intervistati europei, e il 18% in Italia, pensa che agli Ogm come a un «brevetto» socialmente utile. Il livello più basso di fiducia si registra in Grecia (6%), il più alto nella Repubblica Ceca (32%). Per quanto riguarda il nucleare, è visto con sospetto almeno dal 46% dei giovani europei e dal 42% degli italiani, contro il 25% che ne vede soprattutto vantaggi. Senza una precisa convinzione in materia il 24% degli europei e il 19% dei ragazzi italiani.
Ha successo fra i giovani la ricerca sugli embrioni umani: il 50% degli intervistati nell’Ue sono convinti che i vantaggi prevalgono sui rischi, con punte del 71% in Finlandia, del 66% in Portogallo, del 64% in Svezia e Grecia e del 61% in Bulgaria, a Cipro e anche in Italia. Contrario alla ricerca sugli embrioni è il 21% degli europei e il 16% degli italiani.
La clonazione sembra essere uno spauracchio almeno per il 58% degli intervistati, contrari alla clonazione anche per la produzione di carne, latte e altri derivati. Per il 61% degli europei la clonazione degli animali a fini alimentari è moralmente sbagliata e il 63% degli intervistati sostiene che non consumerebbe alimenti provenienti da animali clonati. Il 22% degli italiani è in dubbio e solo l’8% non ritiene che la questione sia un problema. Se si guarda agli aspetti etici della questione, per l’84% degli intervistati il problema risiede nella scarsa conoscenza degli effetti a lungo termine mentre il 77% teme che questa pratica sia l’anticamera della clonazione umana.

Manuel Massimo

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