Il Dipartimento dell’Istruzione degli Stati Uniti subirà un drastico ridimensionamento. Linda McMahon, segretaria all’Istruzione ed ex presidente della WWE, ha annunciato il licenziamento di metà dei dipendenti. L’obiettivo? Smantellare progressivamente il dipartimento e trasferire le competenze ai singoli Stati, seguendo la linea voluta dall’ex presidente Donald Trump.
Licenziamenti di massa al Dipartimento dell’Istruzione
La decisione è arrivata martedì 11 marzo, con una comunicazione via e-mail inviata ai lavoratori dopo le 18:00. Secondo il New York Times, oltre 1.300 dipendenti perderanno il posto. I tagli riguarderanno tutte le divisioni del dipartimento, che a inizio anno contava 4.133 lavoratori.
Obiettivo: chiusura del Dipartimento dell’Istruzione?
Intervistata da Fox News, McMahon ha confermato che i licenziamenti rappresentano il primo passo verso la chiusura del Dipartimento dell’Istruzione. Tuttavia, per lo smantellamento completo, Trump dovrebbe ottenere l’approvazione del Congresso e almeno 60 voti al Senato, un traguardo difficile da raggiungere.
La strategia di Trump: tagli e ridimensionamento
In campagna elettorale, Trump ha dichiarato più volte l’intenzione di eliminare il dipartimento, definendolo un covo di “radicali, fanatici e marxisti”. Secondo una bozza di ordine esecutivo riportata dai media americani, il piano prevede di ridurre al minimo le attività attraverso tagli al personale, ai programmi e alle sovvenzioni federali.
La riorganizzazione del sistema educativo statunitense è già in corso. Resta da vedere fino a che punto il governo riuscirà a ridurre il ruolo del Dipartimento dell’Istruzione senza l’approvazione del Congresso.
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