Il test, le polemiche, i ricorsi. Sembrava tutto nella prassi, come si vede da tempo, ad ogni tornata. Questa volta, però, c’è di mezzo una sentenza del Tar del Lazio, che può far pendere la bilancia in maniera definitiva dalla parte degli studenti.
E’ stata accolta, infatti, l’istanza presentata dagli avvocati Michele Bonetti e Santi Delia, che hanno condensato le richieste di 2.000 candidati, portando avanti la battaglia dell’Unione degli Universitari e della Rete degli Studenti Medi.
Gli studenti, che non erano stati ammessi hanno deciso di impugnare l’arma del ricorso, denunciando le gravi irregolarità emerse durante le prove: “Schede anagrafiche raccolte e conservate separatamente rispetto alla busta del Miur contenente i materiali d’esame; codici alfanumerici (che rendono possibile l’abbinamento al nome, ndr) visibili; un imprecisato numero di plichi di concorso sostituiti dalla Commissione per errori di compilazione da parte dei singoli candidati o per difetti dei plichi stessi” – spiega l’Avvocato Michele Bonetti. “Durante la prova, inoltre, è stato possibile conoscere il proprio codice segreto chiedendo semplicemente alla commissione la sostituzione del proprio plico”.
Sotto la lente d’ingrandimento, quindi, c’è la violazione dell’anonimato e della segretezza concorsuale che avrebbero compromesso il regolare svolgimento della prova. Per ora i riammessi sono 2.000, ma si preannunciano novità. “Saranno vicine a 5.000 – conferma Bonetti – , quando tutti i ricorsi saranno esaminati e decisi. E non abbiamo motivo di ritenere che si arrivi a conclusioni diverse: le basi dei ricorsi sono le stesse”.
Gli studenti, dal loro canto, esultano: “Oggi è un grande giornata piena di sole per gli studenti italiani – ha dichiarato Gianluca Scuccimarra, coordinatore dell’Unione degli Universitari – abbiamo fatto entrare più di 2000 ricorrenti e il Tar ha dichiarato che il concorso di medicina 2014 2015 è illegittimo. Serve altro per dimostrare l’inefficacia di questo metodo di selezione? Adesso il ministro deve cambiare le regole di un gioco truccato e le deve cambiare con le vittime di questi anni, ovvero gli studenti: per questo chiediamo una risposta immediata sia al capo del Governo Renzi, che al il ministro Giannini. Oggi si è chiusa un’epoca, caratterizzata dal numero chiuso, ed è necessario aprire una nuova fase dell’università italiana”.
Ma non mancano, anche in questo caso, le polemiche. Corrono sul web le discussioni tra chi non è entrato e chi è stato ammesso solo grazie al ricorso. “Personalmente io credo che ciò sia ancora più ingiusto del test in sé – scrive un concorsista non ammesso. Ciò che mi fa più rabbia, è il fatto che non vi rendiate conto di essere accecati dalla rabbia per non essere entrati e di attaccarvi a qualunque cosa pur di entrare”. “Chi entra con il ricorso è solo un pagliaccio”- scrive qualche altro studente.
Il MIUR intanto, si muove per la ridefinizione del test di Medicina. Già ad aprile il ministro, rispondendo a una domanda del Corriere dell’Università, aveva ammesso di voler modificare il sistema d’accesso, valutando il sistema alla francese. “Entro luglio formuleremo le nostre proposte”. I ragazzi, intanto, fremono. La storia del test di Medicina non è ancora finita.