La tecnologia sembrerebbe creare problemi invece che risolverli, almeno per quanto riguarda la scuola. Non si arrestano le polemiche per l’algoritmo, anche quest’anno ‘impazzito’, che regola le supplenze: sembra essere ormai questo l’iter che porta alla nomina dei docenti a tempo determinato. Un iter che vede errori, reclami e assegnazioni di posti che spesso non seguono l’ordine in graduatoria. Ecco perchè tutti guardano alla nostalgia delle convocazioni in presenza.
L’algoritmo
“Usp Latina vergognoso! Al primo turno di nomina, sono scomparse le disponibilità sul posto comune nel basso Lazio per poi ricomparire al secondo turno di nomina, ed essere assegnate a candidate con una manciata di punti e ultime in GPS. È veramente frustrante questa ingiustizia! Vogliamo immediatamente la convocazione in presenza e il ripristino del principio di meritocrazia”, afferma Susanna, insegnante di musica durante il presidio a Roma davanti l’ufficio regionale. “Dai territori ci pervengono segnalazioni di diversi errori nell’assegnazione delle cattedre e dei posti di sostegno a causa dell’algoritmo che ha gestito la procedura informatizzata“, dice Elvira Serafini, segretaria generale Snals, che evidenzia: “in sostanza i problemi riscontrati sono in parte analoghi a quelli già registrati l’anno scorso e quindi riconducibili alla circostanza che le disponibilità sopraggiunte successivamente alle nomine, per effetto di rinunce alle immissioni in ruolo o per mancanza dei titoli di accesso, non siano state acquisite tempestivamente dal sistema informativo per la prima fase di attribuzione delle supplenze“.
“Nella mia scuola c’è una cattedra che andrà ad una persona che ha meno punteggio di me e io ho dovuto prendere solo dieci ore ma con uno stipendio di dieci ore, 700 euro al mese, io un bambino di sette anni non lo cresco – afferma Francesca, docente di matematica – e non potevo neanche rifiutare l’offerta altrimenti sarei stata lasciata fuori il prossimo anno”. Oppure il caso di un altro docente i matematica che denuncia: “Alle ultime gps si sono iscritti anche chi poi ha fatto e vinto il concorso nazionale, quindi tutte queste persone sono iscritti in gps e sono sotto di me in graduatoria ma avendo vinto il concorso saranno sposta in un’altra scuola, e noi che siamo sopra di loro come punteggio verremo processati come se avessimo rifiutato anche noi. Scandaloso”.
Lo spettro dei ricorsi
“La situazione creatasi con gli errori nelle nomine genererà una serie di ricorsi che comporteranno revoche e riassegnazione di sedi, con grave danno per i precari e per gli alunni che vedranno compromessa fin dall’inizio delle lezioni la continuità didattica“, scrive in una nota il sindacato Snals.
Ancora più netta la posizione del sindacato USB: “Il sistema di conferimento delle supplenze in modalità telematica si è rivelato fallimentare. Dalla Lombardia alla Sicilia, l’algoritmo ha generato enormi quantità di errori per cui ci troviamo con docenti assegnati a posti inesistenti, scavalcati, erroneamente considerati rinunciatari e con un enorme disagio delle scuole e violazione del diritto al lavoro per migliaia di insegnanti precari”, si legge in un comunicato stampa del sindacato autonomo di base, che ritiene “l’unica soluzione opportuna e necessaria”, “tornare alle convocazioni in presenza che garantiscono trasparenza nelle operazioni e una soluzione immediata dei problemi che possono sempre verificarsi”.
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