Studenti trasferiti in “moduli abitativi” per i lavori Pnrr. La scuola a Corriereuniv: “Tempi lunghi per farli in estate”

Accade a Viterbo. Preoccupano i tempi lunghi: “Si tratta di lavori strutturali di efficientamento antisismico, la cui durata supera il periodo estivo”, dice la scuola a Corriereuniv

A Viterbo il Pnrr ha cacciato gli studenti dalla propria scuola. Da qualche giorno infatti un centinaio di alunni della scuola elementare “Ellera” hanno dovuto abbandonare le loro classi per fare lezione in ventiquattro moduli abitativi. Un’iniziativa che ha suscitato polemiche tra alcuni genitori che, invece, parlano di “container”. Gli studenrti dovranno vivere in questi nuove aule per dei lavori antisismici finanziati con i fondi del Pnrr fino al termine dell’anno scolastico.

Gli studenti nei conteiner

Quattro classi sono state collocate nelle strutture posizionate nella parte esterna adiacente l’ingresso su strada Friuli Venezia Giulia; mentre altre otto classi sono sul lato della palestra su piazza Gustavo Adolfo. Una soluzione obbligata secondo l’amministrazione comunale. La dirigente scolastica raggiunta da Corriereuniv.it afferma: “La proposta individuata per le dodici classi è l’unica che permette agli studenti di conciliare la continuità didattica con le esigenze logistiche delle famiglie, garantendo contemporaneamente il regolare svolgimento dei lavori entro i termini previsti. Questi moduli abitativi rappresentano quanto di meglio è disponibile per far fronte a questo tipo di esigenze e sono già stati utilizzati con successo in altre città dove sono in corso analoghi lavori finanziati con il Pnrr. Sono strutture perfettamente a norma, fornite di climatizzazione e riscaldamento, bagni con acqua calda e linea internet”.

Ma la preside puntualizza: “Quando sono arrivata la decisione era già stata presa. Son certa che siano state esaminate tutte le possibilità e che se si è giunti a questi moduli non c’era altro da fare. D’altro canto per accogliere delle classi serve una struttura a norma e quelle che hanno questi requisiti sono già occupate logicamente”. La scuola afferma che non ci sarebbe alcune lamentela di mamme e papà ma c’è chi, esprimendo la volontà di rimanere anonimo, fino a qualche settimana fa non ne voleva sapere di mandare i figli nei moduli ritenuti troppo “angusti” per fare scuola.

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