Studenti in alternanza scuola-lavoro in aziende che producono armi: il caso sbarca in Parlamento

Alleanza Verdi-SI ha presentato un’interrogazione al ministro Valditara per chiedere spiegazioni sulla presenza di studenti in aziende che producono armi grazie ai percorsi di alternanza scuola-lavoro. “Inaccettabile”.

Studenti in alternanza scuola-lavoro in aziende che producono armi: è quanto hanno denunciato con un’interrogazione in Parlamento i senatori dell’Alleanza Verdi Sinistra Ilaria Cucchi e Peppe De Cristofaro.

Interrogazione al ministro Valditara

“Abbiamo appreso che alcuni studenti in alternanza scuola-lavoro lavorano in aziende che producono armi. Una di queste è la Mes spa, che ha sede a Roma e produce munizioni anche di grosso calibro – hanno detto i parlamentari – Per questo abbiamo presentato un’interrogazione al ministro Valditara per chiedere se sia a conoscenza dei fatti e se per il governo si tratti di una cosa accettabile. C’è bisogno di fare luce: i nostri ragazzi hanno a che fare con armi o parti di esse? Sono in condizione di sicurezza? Le aziende coinvolte rispondono al percorso pedagogico ed etico delle scuole? Tutte domande cui vogliamo risposte. Ma non solo”.

“Politica non può continuare a far finta di nulla”

“Sono anni ormai che l’alternanza scuola lavoro è resa obbligatoria dalla cosiddetta ‘buona scuola’, anni in cui la politica si è disinteressata della condizione dei nostri ragazzi – è stato il commento del segretario nazionale di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni – Le morti dei giovanissimi Lorenzo Parella, Giuseppe Lenoci, Giuliano De Seta nei percorsi di alternanza non sono tragiche casualità, ma frutto anche del menefreghismo della politica. Ed è per questo che proponiamo che si istituisca una Commissione di Inchiesta parlamentare per fare luce sulle condizioni in cui sono i nostri studenti nelle aziende. La politica non può continuare a fare finta di nulla e non può continuare a ignorare che esiste una questione generazionale in Italia. Si abbia il coraggio di entrare nelle scuole e nelle aziende coinvolte nei percorsi di alternanza – ha concluso Fratoianni – per assicurarci che i nostri giovani siano in condizione di sicurezza”.

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