Studenti imbrattano gli spogliatoi della scuola: niente sport fino a gennaio. Al suo posto lezioni di educazione civica

Una “punizione” destinata a far discutere: è quella inflitta dalla preside di una scuola di Casalmaggiore, in provincia di Cremona, ai propri studenti dopo che qualcuno ha imbrattato gli spogliatoi femminili della palestra. I ragazzi non potranno più fare educazione fisica fino alla fine dell’anno e dovranno seguire un corso di educazione civica.

Lezioni di educazione civica al posto di quelle di ginnastica: è questa la “punizione” inflitta agli studenti dell’istituto comprensivo “Cinzia Dall’Asta” di Casalmaggiore, in provincia di Cremona, dopo che qualcuno ha imbrattato con vernice e spray gli spogliatoi femminili della scuola, scrivendo anche delle minacce tipo “ti ammazzo la family”. Una vicenda che in qualche modo richiama quanto proposto dal ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara che recentemente aveva teorizzato di far svolgere dei lavori socialmente utili agli studenti violenti.

La preside: “I ragazzi impareranno la lezione”

“Le lezioni di educazione fisica in palestra saranno sospese fino a tutto il 22 dicembre 2022. Fino al 22 dicembre – ha spiegato la dirigente ai genitori così come riporta l’edizione locale del Corriere della Sera – le classi della secondaria resteranno nella propria aula con il docente di educazione fisica per lezioni teoriche di fair play, correttezza e rispetto delle regole. “È un modo diverso di trascorrere le due ore di educazione fisica, ma può essere uno strumento importante: con l’anno nuovo sono sicura che i ragazzi avranno imparato la lezione”.

Le nuove regole per utilizzare la palestra

Adesso né i docenti né i collaboratori scolastici possono entrare negli spogliatoi quando ci sono i ragazzi. Con la ripresa della scuola a gennaio, l’insegnante di educazione fisica a inizio e fine lezione controllerà che non ci siano scritte, il bagno della palestra potrà essere usato solo da chi sta facendo educazione fisica e non dalle classi che si trovano a pian terreno, con la richiesta ai ragazzi di avvisare se qualcuno imbratta. “Chi non si rende responsabile di questi vandalismi – è convinta Dall’Asta – deve collaborare per aiutarci a individuare chi, invece, compiendoli, lede anche i diritti altrui”.

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