Studentessa bocciata per le troppe assenze, il Tar la promuove: “Non andava a scuola per colpa dei bulli”

I giudici amministrativi della Sardegna hanno accolto il ricorso dei genitori della ragazza che si erano opposti alla bocciatura della figlia nonostante i voti tutt’altro che negativi del primo quadrimestre (media del 9).

Nonostante i voti molto alti era stata bocciata per via delle troppe assenze, adesso però il Tar della Sardegna l’ha promossa alla classe superiore perché le poche presenze in classe erano frutto della paura dei bulli che la perseguitavano. È la storia di una ragazza di 12 anni originaria di Cagliari che in un colpo solo è riuscita a prendersi una rivincita sia sui suoi compagni di classe che la bullizzavano e sia sui professori che non avevano mai creduto che le sue assenze fossero dovute alle angherie che era costretta a subire in classe. A stabilirlo è stato il Tar che, presieduto dal giudice Marco Buricelli, ha accolto il ricorso presentato dai genitori della ragazza.

La bocciatura della studentessa era arrivata come un fulmine a ciel sereno, visto che i voti del primo quadrimestre erano tutt’altro che negativi: due materie con il 10, sette con il 9, tre con l’8. In pratica, la media del 9. Peccato, però, che alla fine dell’anno scolastico la studentessa sia stata bocciata per le troppe assenze, causate da una sfilza di malesseri psicosomatici come stati d’ansia, dolori allo stomaco e alla testa, difficoltà respiratorie. Impossibile, per i professori, non considerare quelle 342 ore maturate in un anno e in cui la giovane non ha preso parte alle lezioni.

“Il giudizio di non ammissione contestato si rivela illegittimo per difetto di motivazione” hanno scritto invece i giudici del Tar perché nel decretare la bocciatura della studentessa il consiglio di classe non avrebbe tenuto conto del grave disagio subito a causa dei continui atti di bullismo. Oltretutto, la madre di Chiara aveva segnalato alla scuola la difficile situazione della figlia già dallo scorso ottobre. “Ove l’alunno, che riporti numerose assenze, non evidenzi tuttavia problemi sul piano del profitto, il presupposto della presenza scolastica non va interpretato, in presenza di conclamate cause di giustificazione, con troppa severità” hanno sancito i giudici stabilendo che si tenga un nuovo scrutinio nelle prossime due settimane.

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