Sul caso della morte di Leonardo Calcina, il 15enne suicida a Senigallia perché perseguitato dai bulli ci sarebbero nuove accuse nei confronti del preside della scuola frequentata dallo studente: è quanto emerso ieri al termine dell’incontro tra il legale dei genitori del ragazzo e il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara.
Depositate delle lettere anonime
“È stato un incontro molto costruttivo. Abbiamo depositato al ministro dei documenti inediti che io ho ricevuto, tra questi anche delle lettere anonime” ha detto l’avvocato Pia Perricci. Secondo quanto trapelato alla fine dell’incontro tra le lettere consegnate al ministro alcune punterebbero il dito sul comportamento del dirigente scolastico, motivo per cui al ministro è stato chiesto di indagare sull’effettiva realtà dell’istituto alberghiero che il ragazzino frequentava da quest’anno.
Massimo riserbo dal Ministero
La legale ha spiegato che una parte del colloquio rimarrà riservata, su richiesta dello stesso Valditara che, stando a quanto riferito, si è detto “d’accordo con noi che una scuola non deve badare al buon nome della scuola, ma alla buona istruzione e soprattutto deve tutelare i ragazzi e non l’immagine della scuola” e ci ha assicurato che non si fermerà, andrà fino in fondo, fino a quando non avrà tutte le delucidazioni del caso per capire se ci sono state omissioni da parte dei docenti”.
Una legge per Leonardo
Nel corso dell’incontro la famiglia di Leonardo ha chiesto al ministro “di fare una legge denominata Leonardo Calcina, contro il bullismo, con la quale introdurre, in ogni scuola di ordine e grado, una materia obbligatoria finalizzata al riconoscimento delle emozioni e al confronto costruttivo”.
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