Revisionismo a scuola sulla strage di Ustica fa discutere la decisione del Ministero dell’Istruzione e del Merito di ammettere al Protocollo d’intesa tra il ministero e le associazioni dei familiari delle vittime del terrorismo, anche l’Associazione per la verità del disastro aereo di Ustica (Avdau), sostenuta dall’ex ministro Carlo Giovanardi, che accredita la tesi della bomba a bordo del Dc9 di Itavia che il 27 giugno del 1980 provocò la morte di tutte le 81 persone che si trovavano sull’aereo. Una decisione che rilancia la polemica del revisionismo storico a scuola già sollevato dalle opposizioni in passato.
Interrogazione a Valditara
“A neppure un mese dall’anniversario della strage di Ustica, il governo Meloni compie un nuovo grave passo a favore delle letture distorte e del depistaggio della strage. Vorremmo sapere come mai il Ministro Valditara abbia ammesso al Protocollo d’intesa l’associazione Avdau che accredita la tesi della bomba a bordo, di fatto una bufala – hanno detto Irene Manzi, responsabile nazionale scuola del Pd e i deputati Virginio Merola e Andrea De Maria, annunciando un’interrogazione parlamentare al ministro Valditara – Riteniamo inaccettabile che inserire questa associazione, che promuove teorie infondate e improbabili come quelle della bomba a bordo del Dc9, tra quelle che operano da anni, in collaborazione anche con la Presidenza della Repubblica, per la piena affermazione della verità e che hanno dato vita a numerose iniziative meritorie nelle scuole. L’ennesima scelta discutibile di un ministro che usa la scuola per fare propaganda politica”.
La rabbia dei parenti delle vittime
Sul caso è intervenuta anche Daria Bonfietti, presidente dell’associazione dei parenti delle vittime della Strage di Ustica. “La decisione di far aderire l’ Associazione per la verità sul disastro aereo di Ustica (Avdau) al protocollo d’intesa già in vigore da molti anni tra ministero dell’Istruzione e associazioni delle vittime del terrorismo, finalizzato a realizzare iniziative didattiche e formative volte ad approfondire il tema del terrorismo e a conservare tra i giovani la memoria di tutte le vittime del terrorismo, interno e internazionale è inaccettabile per modalità e contenuti” ha detto.
“Ritirare le convenzione”
I parenti delle vittime poi esortano il Ministero a ritirare la convenzione. “Con un’operazione tutta politica, di evidente volontà di riscrittura della storia, si vuole accreditare una ‘nuova’ associazione che ha soltanto una iscritta, figlia di una vittima, che non ha mai avuto ruolo negli anni per le vittime della strage di Ustica, sia in ambito giudiziario, con nomina periti e difensori, sia durante le indagini, sia nei procedimenti penali e civili, sia nell’iter legislativo per il riconoscimento anche ai parenti delle vittime di Ustica dei benefici della legge sul terrorismo, né tanto meno nelle iniziative per il ricordo e la memoria, ad esempio per la realizzazione del Museo per la memoria di Ustica, e che oggi ha il solo ‘merito’ di sostenere la tesi della bomba tanto cara a parte della destra” ha concluso la Bonfietti.
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