Stipendio docenti, scatta il risarcimento per i precari: “Obbligo di riconoscere gli stessi scatti in busta paga dei prof assunti a tempo indeterminato”

Il Tribunale di Aosta ha condannato la Regione a risarcire i docenti precari per il mancato adeguamento degli scatti stipendiali riconosciuti, invece, ai professori assunti con contratto a tempo indeterminato. Una sentenza che potrebbe fare giurisprudenza ed estendersi anche ad altre realtà scolastiche.
Prof con la valigia

La sentenza riguarda la Valle D’Aosta ma l’auspicio è che possa “fare giurisprudenza” in modo da poterla estendere anche al resto d’Italia. Il Tribunale di Aosta ha accolto il ricorso di alcuni iscritti al sindacato Savt École che chiedevano il riconoscimento delle differenze retributive derivanti dall’applicazione degli scatti stipendiali anche al personale scolastico assunto con contratto a tempo determinato. In pratica, secondo quanto riconosciuto dai giudici, deve essere riconosciuto il principio secondo cui lo stipendio (compresi gli scatti previsti dal contratto) dei docenti assunti a tempo determinato non deve differire da quello dei prof precari con un contratto a termine.

La sentenza, pronunciata l’8 marzo scorso dal giudice del lavoro Luca Fadda, ha condannato la Regione della Valle d’Aosta a risarcire gli insegnanti precari, rappresentati dall’avvocata Sacha Bionaz del Foro di Ivrea, con 40.000 euro.

“Si tratta di un importante risultato- ha spiegato il segretario del Savt École, Luigi Bolici – che va nella direzione, da noi sempre auspicata, di equiparare i diritti degli insegnanti precari a quelli degli insegnanti di ruolo, tenuto conto che ogni giorno la scuola funziona anche grazie all’apporto di un grande numero di supplenti”.

Gli uffici del sindacato sono a disposizione- si legge in una nota- per verificare la posizione dei lavoratori che volessero agire per il recupero di eventuali differenze retributive. L’invito si rivolge, nello specifico, ai docenti a tempo determinato con supplenze antecedenti o effettuate almeno dall’anno scolastico 2011/12 compreso e agli insegnanti di ruolo che hanno ottenuto la ricostruzione della carriera successivamente all’anno scolastico 2016-2017.

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