Secondo la polizia svedese sarebbero 10 i morti e almeno sei le persone trasportate al pronto soccorso dell’ospedale universitario di Orebro, dopo la sparatoria nella scuola per adulti Campus Risbergska in Svezia, che ospita anche un centro di formazione frequentato da immigrati, a 200 km a ovest di Stoccolma. Il capo della polizia di Orebro, durante la conferenza stampa, ha affermato che per ora è stato escluso il movente terroristico.
Secondo altri media, tra cui la tv pubblica Svt, i feriti sarebbero almeno quindici e, fortunatamente, non ci sarebbero bambini tra i ricoverati. Tra i morti c’è anche l’autore dell’aggressione nel campus, raccontano i media svedesi citando la conferenza stampa della polizia. L’aggressore non era noto alle forze dell’ordine, hanno precisato le stesse fonti.
I media svedesi Nerikes Allehanda, STV e Aftonbladet riferiscono che la polizia svedese ha fatto irruzione in un appartamento a Orebro che si ritiene sia collegato al sospettato dell’attacco al campus, mentre proseguono le indagini sull’attacco. Molte ambulanze e volanti della polizia sono sul posto e dalle immagini si vedono i poliziotti che hanno circondato la scuola. A settembre un adolescente era stato ucciso in una sparatoria simile in un’altra scuola a sud di Stoccolma.
I testimoni della sparatoria in Svezia
La sparatoria ha avuto luogo presso la scuola Risbergska per adulti che non hanno completato la loro istruzione o non hanno ottenuto i voti necessari per continuare l’istruzione superiore, ma che ospita anche scuole per bambini che fortunatamente non sono stati coinvolti.
Un padre, Johannes Sjöberg, ha raccontato di essere stato in costante contatto con la figlia tramite messaggi dal telefonino per oltre due ore durante l’incidente. Inizialmente era spaventata, poi gli insegnanti hanno messo gli studenti in un’area sicura. Più tardi, la ragazzine è stata una delle prime ad essere scortata fuori, in un punto di raccolta.
Un 28enne ha raccontato di aver “sentito dei botti” e “visto molto sangue”. Andreas Sundling, tra i testimoni oculari della sparatoria. “La scuola è piena di poliziotti”, ha aggiunto Sundling, che si trova in un’aula dell’edificio, precisando all’Expressen che “ora siamo seduti qui in attesa di essere evacuati dalla scuola. Le informazioni che abbiamo ricevuto sono che dobbiamo restare e aspettare”.
Il cordoglio delle autorità
“È con tristezza che ho appreso la notizia del terribile atto di violenza avvenuto a Orebro. I miei pensieri sono rivolti a coloro che sono stati colpiti e ai loro familiari. È un giorno molto doloroso per tutta la Svezia”. Lo scrive in un post sui social il primo ministro svedese, Ulf Kristersson.
Riksdagen och regeringen flaggar idag den 5 februari på halv stång med anledning av gårdagens fruktansvärda våldsdåd på Campus Risbergska i Örebro. Efter beslut av H.M. Konungen flaggas det också på halv stång på Kungl. Slottet och övriga kungliga slott under dagen.
— SwedishPM (@SwedishPM) February 5, 2025
Flaggan…
“Appresa la tristissima notizia della sparatoria di Orebro desidero far giungere a Vostra Maestà, alle famiglie delle vittime e all’amico popolo svedese le più sentite condoglianze della Repubblica Italiana e mie personali. Condanniamo con la massima fermezza questo insensato gesto di violenza. Siamo vicini al lutto della Svezia con sentimenti di solidale partecipazione, mentre auguriamo ai numerosi feriti un pronto e completo recupero”. Lo scrive il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un messaggio inviato a re Carlo XVI Gustavo di Svezia.
Messaggi di cordoglio sono arrivati da tutte le principali autorità svedesi e da diversi leader stranieri. “I fatti di Orebro sono orribili, siamo vicini alla Svezia”, ha detto la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen. – Sono “profondamente scioccato e rattristato dall’attacco alla scuola Risbergska di Orebro”, “solidarieta’ alla Svezia in questo momento difficile”, ha aggiunto sui social il presidente del Consiglio Europeo, Antonio Costa.
“Sconvolta dal terribile attacco in cui sono morte e rimaste ferite persone innocenti al Campus Risbergska di Örebro. In questo triste giorno per la Svezia e l’Europa, i nostri pensieri sono rivolti alle vittime e ai loro cari, nonché a tutti gli studenti e gli insegnanti del campus. L’Europa non deve mai tollerare la violenza e l’odio”. Lo dichiara sui social la presidente del Parlamento Europeo, Roberta Metsola.
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