Prove tecniche di disgelo tra i rettori e la ministra Bernini sui soldi agli atenei. Nei giorni scorsi si è tenuto un incontro che è stato definito “proficuo” dalla presidente della CRUI, Giovanna Iannantuoni, e che di fatto pone le basi per ricucire il rapporto tra le università e MUR dopo le roventi polemiche della scorsa settimana riguardo ai tagli (veri o presunti) di 500 milioni di euro al fondo di finanziamento ordinario destinato alle università italiane.
“Nuovo modello di finanziamento”
“Abbiamo gettato le basi per immaginare un modello innovativo di finanziamento pubblico degli atenei. Qualcosa che l’università aspetta da tempo” ha detto Giovanna Iannantuoni, Presidente della Crui al termine dell’incontro con la ministra dell’Università, Anna Maria Bernini, e il suo staff per affrontare il tema del FFO 2024 e più in generale del finanziamento statale delle università. “Si è trattato di un incontro proficuo nel quale abbiamo fissato due punti su cui lavorare nell’immediato – ha aggiunto Iannantuoni – Da una parte, gli adeguamenti Istat degli stipendi perché non gravino sui bilanci e per i quali è necessario un intervento del Mef. Dall’altra, la possibilità di svincolare alcune voci per rafforzare gli investimenti a favore di studenti e giovani ricercatori”.
“Più risorse per gli studenti”
“Con questo incontro – ha continuato la numero uno dei rettori italiani – la Crui ha voluto rinnovare la propria disponibilità a lavorare fin da subito perché sostenibilità finanziaria e autonomia siano due binari saldi sui quali far crescere e procedere in sicurezza il sistema della formazione terziaria in Italia. Percorso sul quale si è registrata la piena sintonia della Ministra”.
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